100 miliardi di tasse per azzerare il deficit italiano?

Si sa che quando si parla di tasse in Italia le reazioni sono sempre opposte: c`è chi non le ha mai pagate e continuerà a farlo sbattendosene altamente di tutto e di tutti, e poi ci sono i lavoratori dipendenti e qualche altro sparuto individuo iconoclasta, tutti vittime sacrificali dei peccati altrui, puntualmente bastonati quando torna di moda il ritornello statale de `Dobbiamo fare cassa`. Ebbene, stando a quanto riporta Ansa, si prevede più di un disappunto per questi ultimi nei prossimi anni, sempre che a previsioni corrispondano effettivamente fatti. `Per conseguire l`obiettivo dell`azzeramento del deficit occorreranno tra il 2012 e il 2014 circa 100 miliardi di tasse e imposte aggiuntive e circa 40 miliardi di minori spese`. A sostenerlo è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenuto agli Stati Generali della associazione in corso a Milano. Secondo Sangalli ci aspetta una `pressione fiscale record e una crescita al lumicino`. E `senza più crescita la stagnazione è alle porte e la recessione dietro l`angolo`. Questo significa, ha osservato `che nei primi nove mesi di quest`anno, nel commercio, il saldo tra nuove imprese e imprese cessate è negativo per circa 23 mila unità`.  Nel mentre è giunta notizia che  `La Ue aspetta una lettera di Berlusconi con impegni specifici sulle rapide misure per la crescita che l`Italia intende adottare, e finora non ha ancora avuto nessuna indicazione da Roma`: lo ha detto oggi il portavoce del presidente della Commissione Josè Barroso. E qui le tasche iniziano a tremare.   

100 miliardi di tasse per azzerare il deficit italiano?