A GAZA E' CATASTROFE! L'ITALIA NON PUÒ STARE IN SILENZIO MENTRE I LEADER ARABI ENTRANO IN GIOCO

Giannina Puddu, 7 maggio 2025.

E' la dichiarazione del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, consegnata al mondo intero in un breve video pubblicato sui suoi profili social:

Ci siamo riuniti in consiglio dei ministri fino a tarda notte e abbiamo deciso di lanciare una massiccia operazione a Gaza.

La popolazione della Striscia sarà spostata per proteggerla". 

La "protezione" promessa sarà la stessa che ha indotto Israele a bloccare, da circa due mesi, l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza.

Stefano Patuanelli, senatore della Repubblica per il Movimento 5 Stelle, ha fatto un sintetico intervento per sollecitare l'inevitabile posizione del Governo italiano a fronte dei numeri della strage.

Mercoledì mattina, Egitto e Qatar hanno mediato il primo accordo di cessate il fuoco con gli Stati Uniti.

L'impegno è porre fine alla "crisi umanitaria senza precedenti e ad alleviare le sofferenze dei civili favorendo le condizioni necessarie per raggiungere un cessate il fuoco globale".

Nel frattempo, i leader arabi durante un vertice al Cairo martedì, hanno approvato un piano di ricostruzione della Striscia che  consentirebbe ai circa 2 milioni di palestinesi di Gaza di rimanere senza essere sfollati.

Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi, in un post sui social successivo  all'incontro, ha lanciato una sfida al progetto di "Riviera dell'Oriente" di Trump che si collega alla deportazione dei palestinesi con la definitiva occupazione di Gaza da parte di Israele.

Ha detto Abdel Fattah el-Sissi:

"Accogliamo con favore qualsiasi proposta o idea da parte della comunità internazionale per garantire il successo di questo piano, che deve essere attuato parallelamente a un piano più ampio per la pace".

Ha chiaramente espresso il suo desiderio di continuare a collaborare con gli Stati Uniti, altri paesi arabi e la comunità internazionale in generale, dunque, compresa l'UE e l'Italia.

È un colpo di scena che vede l'ingresso di un nuovo potente attore legittimato, più di altri, dalla sua prossimità territoriale.

Israele ha respinto il piano.

Hamas ha accolto con favore la proposta, apprezzando il rifiuto dei leader arabi di qualsiasi tentativo di trasferire i palestinesi dalle loro terre.

Ora, sta al resto del mondo decidere da che parte stare, mentre i leader arabi dovranno riflettere sul rifiuto di Israele e sulla sua decisione di occupare Gaza.

Patuanelli, nel suo intervento avrebbe potuto aggiungere che l'Italia esprima il suo assenso verso il progetto di ricostruzione arabo.