AVVIO IN ROSSO PER LE CRIPTO NEL 2022. ANCHE LA RUSSIA LE ARGINA

AVVIO IN ROSSO PER LE CRIPTO NEL 2022. ANCHE LA RUSSIA LE ARGINA

Giannina Puddu, 22 gennaio 2022.

Il  primo mese del nuovo anno ha rimesso al centro gli elementi di instabilità che le cripto immettono nei sistemi della finanza classica.

Anche la Russia sta dimostrando di non gradire l'avvento di attori terzi nel controllo dei flussi finanziari.

Così come già la Cina, gli USA e l'Europa, in salse varie, la banca centrale russa ha proposto di bloccare la circolazione e l'estrazione di cripto nel suo territorio.

Le ragioni motivanti rimandano sempre alle minacce alla stabilità finanziaria, alla sovranità monetaria, alla tutela dei cittadini che sarebbero in balia dei criptici produttori di cripto e dei rischi di riciclaggio e terrorismo.

L'intervento è del 20 gennaio 2022 e segue la repressione globale verso le criptovalute, non gradite ai controllori abituali dei sistemi finanziari e monetari.

Eppure, nel 2020, la Russia aveva conferito alle criptovalute lo status legale.

L'intervento duro di oggi è anche la reazione alla rapida crescita recente con eventuale bolla pronta ad esplodere.

Secondo il capo dipartimento di stabilità finanziaria, Elizaveta Danilova, i russi possono continuare a detenere moneta digitale e muovono, ogni anno, circa 5 miliardi di dollari ed ha, espressamente, citato l'intervento cinese che già a settembre 2021 aveva introdotto  un divieto totale di tutte le transazioni e il mining di criptovalute, attaccando bitcoin, altre big e pressando tutti i titoli dell'ambiente.

L'intervento russo sembra volersi limitare al fermo dell'estrazione e delle transazioni mentre la Russia, dopo gli USA ed il Kazakistan, figura al terzo posto nella classifica mondiale del mining.

Al  mining si attacca la questione del consumo forte di energia (elettricità spesso ricavata dal carbone) in una fase in cui questo tema è pure centrale.

Bitcoin ha pagato il costo rompendo la linea  in area 40.500-40.000 dollari e calandosi  sotto i 38.500 dollari.

Secondo gli analisti tecnici, la curva conserva un orientamento negativo e la presenza di una solida tendenza ribassista.

Per le criptovalute, il 2021 è stato un anno di forte espansione.

Nel 2022, potrebbero trarre vantaggio dall'incremento dei tassi d'inflazione ma lo scenario è aperto.