Bankitalia `certifica` la crisi dell`immobiliare

I prezzi delle case in Italia sono in calo ma i nuovi ribassi non bastano a rilanciare il mercato: si legge nel sondaggio congiunturale di Bankitalia sul mercato delle abitazioni.

Nel primo trimestre 2012 è aumentata la quota degli agenti immobiliari che segnala una diminuzione dei prezzi (69,1% a fronte del 66,1% del trimestre precedente) mentre sono meno del 2% quelli che registrano aumenti. Nel primo trimestre la quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile è scesa al 63,8% rispetto al 69,3% del primo trimestre.

«Nel primo trimestre del 2012 - si legge nel sondaggio Bankitalia - il mercato immobiliare è rimasto debole: a fronte di un aumento degli incarichi a vendere, nelle valutazioni degli agenti si sono allungati i tempi di vendita e ridotti i prezzi di mercato. Sono ancora aumentati i margini di sconto rispetto alle richieste iniziali dei venditori. Pur in lieve miglioramento, rimangono sfavorevoli le aspettative a breve termine (trimestre in corso) sulle condizioni del mercato di riferimento degli agenti e di quello nazionale. Per quest`ultimo, si è accentuato il pessimismo sulle prospettive di medio periodo». Il saldo tra aumento e diminuzione delle giacenze degli incarichi a vendere - segnala Bankitalia - è aumentato a 34,5 punti dai 27,9 dell`ultimo trimestre 2011. È aumentato anche il saldo sull`acquisizione dei nuovi incarichi (a 28,2 punti dai 10,3 della rilevazione precedente. I prezzi in calo non bastano a far ripartire il mercato delle abitazioni. Aumenta la percentuale di agenti immobiliari che indicano proposte di acquisto a prezzi giudicati troppo bassi dal venditore (53,1% rispetto al 50,9% dell`ultimo trimestre 2011) mentre resta superiore al 60% la quota delle agenzie che segnala l`assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati. Aumentano anche le difficoltà di reperimento del mutuo da parte dei potenziali acquirenti. Nel primo trimestre 2012 il margine di sconto rispetto alle richieste iniziali si è ulteriormente ampliato (14,3% a fronte del 13,7% del trimestre precedente e del 12% del primo trimestre 2011). Sempre più difficile invece risulta ottenere un mutuo con appena il 60,4% degli acquisti finanziari con un mutuo ipotecario (erano il 63,7% nell`ultimo trimestre 2011).. La prospettiva del mercato seppure lievemente migliorata resta ampiamente negativa. «Due terzi degli agenti immobiliari - scrive Bankitalia - ritengono che i recenti provvedimenti di tassazione della proprietà immobiliare tendono a accrescere il numero di incarichi a vendere e a esercitare pressioni al ribasso sui prezzi».

Trattative: nel primo trimestre del 2012 il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali si è ulteriormente ampliato, al 14,3% (13,7% nell`indagine dello scorso gennaio, 12,5% in quella di ottobre 2011), principalmente per effetto della variazione riscontrata nelle aree non urbane (14,5%, dal 13,6%). Prospettive mercato nazionale: La quota di agenti che riportano un peggioramento delle prospettive a breve termine del mercato nazionale è scesa al 57,0% (dal 61,0% della rilevazione precedente). Il divario negativo fra giudizi favorevoli e sfavorevoli si è ridotto. Si è invece lievemente accentuato il saldo negativo tra le attese di miglioramento e peggioramento del mercato nazionale per i prossimi due anni (11,9 punti percentuali; erano 10,0 nella rilevazione precedente).

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