Benetton pronta a lasciare Piazza Affari

Benetton potrebbe lasciare Piazza Affari. La controllante Edizione Holding starebbe infatti studiando un`offerta per delistare la società come si apprende da fonti finanziarie.

In una nota della holding della famiglia di Ponzano Veneto, che detiene il 67% del capitale, si legge che «in relazione all`andamento delle contrattazioni delle azioni ordinarie Benetton Group, Edizione S.r.l., nella sua qualità di socio di controllo, informa che è attualmente allo studio il lancio di un`offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto i titoli della Società non ancora in possesso di Edizione s.r.l. medesima, finalizzata al delisting. Gli organi competenti ad assumere la decisione di promuovere l`offerta pubblica di acquisto si riuniranno nella giornata di domani, 1 febbraio 2012».
Il titolo Benetton è stato quindi sospeso in Borsa in attesa del comunicato mentre segnava un rialzo del 7,93% e dopo aver toccato un massimo di seduta del 9,3%.
Ieri il titolo, in controtendenza rispetto all`intero listino, era balzato del 13,1%. In mattinata Benetton aveva inoltre smentito i rumor circa una possibile alleanza con la spagnola Inditex (Zara). «Notizie infondate e senza fondamento» ha dichiarato un portavoce interpellato in merito.
 
Intanto la società, dopo che il cda ha approvato i risultati preliminari, ha annunciato che Benetton ha chiuso l`esercizio 2011 con 2.031 milioni di ricavi consolidati, (-0,4%, a cambi costanti e -1,1% a cambi correnti) e con un utile netto sceso di circa il 31% a 70 milioni, contro i 102 milioni del 2010. 
«Il risultato conseguito dal gruppo nel 2011 è complessivamente positivo, ed evidenzia quella che è stata la capacità dei marchi di reagire ed affrontare uno scenario macroeconomico che, nel corso dell`anno, è andato evolvendosi in senso sempre più negativo, in particolare nel Sud Europa», si legge nella nota sui conti. Nel quarto trimestre 2011 le vendite complessive sono state pari a 550 milioni, in riduzione di 5 milioni rispetto al corrispondente trimestre del 2010, interamente dovuta all`effetto cambio. Nel 2011, i ricavi dell`Europa hanno mostrato una riduzione del 2% mentre tutte le altre aree geografiche hanno evidenziato una crescita (+6% nelle Americhe e +5% in Asia), con andamenti differenziati nei principali paesi di attività del gruppo. «Il 2011 - spiega Benetton - è stato caratterizzato da una forte pressione sui margini a seguito degli aumenti nei prezzi delle principali materie prime». «Il gruppo ha risposto - si legge nella nota - lanciando importanti azioni di contenimento dei costi e di razionalizzazione delle spese che hanno contribuito a mitigare l`effetto complessivo sul risultato». Benetton prevede di chiudere l`esercizio con un risultato di poco superiore a 70 milioni (102 milioni nel 2010), «grazie anche al miglioramento nell`aliquota fiscale media e nonostante il previsto innalzamento degli oneri finanziari e costi di copertura dei rischi di cambio». Nel 2011 l`indebitamento finanziario netto è salito a 550 milioni rispetto ai 486 milioni di fine 2010.
 
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