Che cos’è il credito al consumo? La differenza tra i prestiti finalizzati e non finalizzati

Per credito al consumo si intende “la concessione, nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta (consumatore)”

Che cos’è il credito al consumo? La differenza tra i prestiti finalizzati e non finalizzati

  Il credito al consumo, quindi, è una forma di finanziamento rivolto unicamente ai consumatori, vale a dire al singolo individuo ed alle famiglie, che necessitano di un aiuto finanziario per pianificare spese per l’acquisto di beni di consumo durevoli e non e/o di servizi. I consumatori che utilizzano il credito al consumo usufruiscono della possibilità di rimborsarlo ratealmente.
Attualmente si applica ai finanziamenti erogati ai consumatori per importi inferiori a  31 mila euro a prescindere dalla forma tecnica e dalla finalità.

Il credito al consumo si distingue fondamentalmente tra prestiti finalizzati e quelli non finalizzati. Nei  primi il cliente è vincolato all’acquisto di un servizio o di un bene di consumo specifico che può pagare ratealmente. I prodotti e i servizi per i quali è possibile usufruire del prestito finalizzato sono i più svariati, tra questi è possibile citare: l’automobile, i viaggi, la formazione, il matrimonio, le spese mediche e l’arredamento. Le somme oggetto del finanziamento finalizzato sono in genere erogate direttamente a favore del venditore del bene in questione, legato da una convenzione  all’istituto finanziatore.
Nel prestito non finalizzato il consumatore è libero di utilizzare la somma di denaro richiesta per i fini che ritiene opportuni senza dover informare la banca in merito alla destinazione del prestito ricevuto; tra questi ultimi sono ricompresi i prestiti personali, i crediti erogati sotto forma di cessione del quinto dello stipendio e le carte di credito a rimborso rateale (c.d. revolving).

Nello specifico, i prestiti personali sono forme di finanziamento che possono o meno essere finalizzate ad uno scopo prestabilito, con versamento dell’importo finanziato direttamente al richiedente, e per le quali vi è una scadenza fissa ed un numero prestabilito di rate.
Le operazioni di cessione del quinto dello stipendio riguardano prestiti personali riservati ai dipendenti pubblici e privati con delega di pagamento di una quota dello stipendio che al massimo può essere pari ad un quinto dello stesso. Il richiedente conferisce delega irrevocabile al datore di lavoro, il quale trattiene dallo stipendio l’importo corrispondente alla rata del prestito concessa dalla banca o dalla finanziaria. Le rate sono quindi pagate direttamente dal datore di lavoro che trattiene l’importo dalla busta paga del proprio dipendente. La cessione del quinto dello stipendio è una modalità di credito che si sta diffondendo rapidamente poiché la legge n° 80/2005 ha esteso la possibilità del suo ricorso oltre che ai dipendenti pubblici e privati anche a pensionati pubblici e privati, per periodi non superiori a 10 anni e garantiti da un’assicurazione sulla vita.
Le aperture di credito rotative (revolving) sono spesso associate ad una carta magnetica, detta revolving. La carta revolving é una riserva di credito permanente perché ha associato una linea di credito rotativa: la parte di credito in linea capitale rimborsata, ripristina la linea di fido e può dunque essere riutilizzata dal cliente.

Il credito al consumo è quindi “quella tipologia di finanziamenti tramite i quali i consumatori finali soddisfano il proprio bisogno di beni e di servizi ricorrendo al differimento nel tempo dei pagamenti, affrancandosi così dai vincoli imposti dal risparmio già costituito”.

Erica Venditti
Dottore di Ricerca
in Ricerca Sociale Comparata

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