Confindustria, in quattro anni sono morte 55 mila imprese

Tra il 2009 e il 2012 hanno chiuso i battenti 55mila imprese, mentre tra il 2007 al 2012 lo stock di imprese, cioe` la differenza tra iscrizioni e cessazioni, e` sceso dell`8,3% presentando un saldo negativo di 32 mila unita`.

Pesanti i riflessi sull`occupazione dove si sono persi 539mila posti di lavoro. Tra le ombre l`aumento del costo del lavoro per unita` di prodotto che di fatto non ha fatto crescere la produttivita`, quest`ultima cresciuta in altri paesi dell`Eurozona, quali la Germania. Continua poi a pesare il credit crunch che ha ridotto lo stock di credito verso il settore di circa 60 miliardi di euro. E` quanto emerge dal rapporto Scenari Industriali del Centro Studi Confindustria, ripreso da Agi: ``L`alto prezzo della crisi per l`Italia.

Crescono i paesi che costruiscono le condizione per lo sviluppo del manifatturiero``.

``Una strategia lungimirante e politiche economiche forti`` perche` ``stanno sparendo 40 imprese manifatturiere al giorno``, cosi` Fulvio Conti, vicepresidente di Confindustria, si è espresso sul tema: ``L`alto prezzo della crisi per l`Italia. Crescono i paesi che costruiscono le condizione per lo sviluppo del manifatturiero``.

Dobbiamo ``preservare e sostenere la competitivita` delle nostre imprese all`estero`` e rilanciare ``i consumi interni``, ha sottolineato Conti.

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