DAL PARINI DI MILANO. L'USO DELLA STORIA: VERA O CREDIBILE? UNA GRANDE LEZIONE PER COINVOLGERE I GIOVANI

Giannina Puddu, 6 giugno 2023.

Si sente dire, troppo spesso e a torto, che i giovani siano distratti dalla realtà, che siano indifferenti alle dinamiche del mondo che li circonda, che siano superficiali.

In questo video, registrato al Liceo Parini di Milano il 15 maggio 2023, è la dimostrazione del contrario.

Complimenti al Preside del liceo, Massimo Nunzio Barrella che ha il merito di aver organizzato e ospitato nel suo Istituto un momento di ampia riflessione su temi geopolitici, chiamando a parlare Lucio Caracciolo, giornalista e direttore di Limes e il senatore Alberto Barachini, attuale Sottosegretario per Informazione ed Editoria.

L'indiscutibile competenza di Caracciolo ha coinvolto i ragazzi in aula tanto che sono piovute domande e domande che rivelano che questi studenti stiano "studiando" e che abbiano sviluppato lo "spirito critico" che Caracciolo li ha invitati a coltivare, incessantemente.

Al Preside Barrella va riconosciuto anche questo merito, l'aver dato la parola ai suoi studenti perchè, affinchè sia "dialettica", non può esserci una sola voce senza contradditorio. 

Un pò di tempo disponibile in più sarebbe stato utile per offrire uno spazio maggiore e consentire, anche alla prof. che ha fatto l'ultima domanda sul ruolo di Israele, di ottenere una risposta più articolata dal solito Caraccciolo...

Curioso il fatto che, pur essendo stati sollecitati a rivolgere domande anche al senatore Barachini e pure scomode, gli studenti si siano rivolti, quasi esclusivamente ed invece a Caracciolo.

E' chiaro che questi ragazzi abbiano scelto di abbeverarsi alla fonte della conoscenza, trascurando quella della propaganda politica poichè questa sarebbe stata.

Un atteggiamento coerente anche con il contesto scolastico nel quale l'evento si è svolto.

A fronte di ciò ci si può interrogare su quale sarebbe stato l'atteggiamento dei ragazzi al cospetto di un attore politico rappresentante della sinistra, anzichè, come nel caso della destra oggi al governo, su temi di natura geopolitica e, dunque politica, come quelli trattati.

La mia personale sensazione è che i giovani siano tutt'altro che superficiali e che abbiano, quando e dove adeguatamente preparati e attivamente coinvolti, la capacità di ragionare sulle cose del mondo e di interessarsene, premiando la conoscenza e trascurando l'ovvio della propaganda.

La Politica, i suoi attori vecchi e nuovi, dovrebbero lavorare sodo su questa evidenza e coinvolgere i giovani nella vita sociale per renderli parte attiva con contenuti culturali (nel senso più ampio...) degni della loro attenzione e non usandoli come contenitori passivi delle loro chiacchiere perchè li sgamano...

Se usati come contenitori passivi, se i ragazzi annusano odore di chiacchiere, se ne provoca l'indifferenza.

Il "dialogo" è una condizione che si deve conquistare e questa dovrebbe essere una priorità politica per chi abbia velleità politiche, vecchie e nuove.