DALLA RUSSIA: L'ATTACCO AL CREMLINO E' STATO UN ORDINE DEGLI STATI UNITI

DALLA RUSSIA: L'ATTACCO AL CREMLINO E' STATO UN ORDINE DEGLI STATI UNITI

Giannina Puddu 5 maggio 2023.

La Russia ha accusato il governo di Whasghinton affermando che avrebbe avuto un coinvolgimento diretto nel recente attacco di droni al Cremlino.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha affermato che gli Stati Uniti "hanno dettato" gli attacchi ucraini all'interno della Russia.

Questo, dopo avere accusato Kiev percepita come "mano senza testa" con la testa a Whasghinton.

E, come Kiev, anche la Casa Bianca ha rapidamente respinto quelle accuse precisando che i funzionari americani hanno lavorato per dissuadere l'Ucraina da attacchi potenzialmente provocatori su Mosca.

Ieri, il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti per le comunicazioni strategiche John Kirby, ha dichiarato alla TV MSNBC: "Non sappiamo ancora veramente cosa sia successo.  Washington sta ancora valutando la situazione. 

Posso assicurarvi che non c'è stato alcun coinvolgimento da parte degli Stati Uniti in questo. Qualunque cosa fosse non ci ha coinvolto. Non abbiamo avuto niente a che fare con questo."

Peskov, nella sua replica, ha affermato che le dichiarazioni di funzionari ucraini e statunitensi secondo cui non erano coinvolti nell'attacco di droni al Cremlino erano ridicole.

"Mosca sa che Kiev sceglie i mezzi e gli obiettivi per i suoi attacchi esattamente come viene detto da Washington".

Dall'esterno, preso atto della parallela battaglia sul terreno mediatico, conviene concentrarsi sui fatti e il "fatto" della visita non-programmata e improvvisa nello stesso giorno dell'attaco al Cremlino, di Zelensky in Finlandia, costringe al dubbio profondo. 

Così come il suo roccambolesco atterraggio in Olanda anzichè il suo rientro a casa...

Ieri, presso la Corte Internazionale dell'AIA, Zelensky ha recitato la sua parte: "Vogliamo tutti vedere qui all'Aia Vladimir Putin, colui che merita di essere condannato per azioni criminali.  "Sono sicuro che succederà".

Siamo ormai abituati a dare un peso leggero come una piuma alle previsioni del signor Zelensky per il quale i Paesi Bassi hanno organizzato stringenti misure di sicurezza. 

Ha alzato il tono: "Chi lancia una guerra poi non ne risponde: per questo chiediamo che la Russia riceva una sentenza da parte della giustizia. Ci deve essere la giustizia che rispetta il valore della libertà. È quello di cui abbiamo bisogno adesso".

Quindi, ha ringraziato  i Paesi Bassi per il sostegno e le munizioni fornite all’Ucraina e, come da copione ormai sgualcito,  ha ripetuto che il sostegno militare  deve continuare per garantirgli  la vittoria nella guerra.

Zelensky ha visitato il Senato olandese, l'ala superiore del Parlamento e poi la Corte Penale Internazionale.

Dopo il suo intervento, ha incontrato il primo Ministro olandese Mark Rutte e il Premier belga Alexander de Croo ai quali ha ricordato che gli servono altri aiuti finanziari, nuovi caccia e carri armati, in particolare.

Anche Berlino è nel bollitore per  i dettagli segreti di un possibile viaggio del presidente ucraino in Germania apparsi sui media.

Era stato il quotidiano locale BZ a spifferare che le forze dell'ordine a Berlino si stavano preparando per una visita di Zelensky nella capitale tedesca, a metà maggio?

E il media on line T-Online aveva pubblicato un pezzo spiegando che i funzionari di Kiev erano frustrati dai dettagli trapelati...

Insomma, le notizie secret e top-secret sgusciano fuori da tutte le parti..., indebolendo e terrorizzando Kiev.

La domanda adesso è: dove andrà Zelensky?

Tornerà a casa?

Anticiperà la visita a Berlino?

Calerà il silenzio sulla sua nuova destinazione?