ELEZIONI NEL REGNO UNITO - IL COMMENTO DI HOWARD CUNNINGHAM E PAUL STEPHANY, gestori specializzati di Newton

Newton  (Gruppo BNY Mellon con sede a Londra) si esprime in merito all’esito delle elezioni britanniche e al loro impatto sui mercati azionari e obbligazionari locali. Howard Cunningham, gestore obbligazionario di Newton (Gruppo BNY Mellon) Il modesto rally registrato oggi dai gilt britannici è giustificato dalla maggior chiarezza nello scenario politico post-elettorale e dalla conferma che la Gran Bretagna manterrà una politica fiscale relativamente rigida. A parità di altri fattori, la prospettiva di un periodo di rigore fiscale rende meno urgente un’eventuale stretta alle politiche monetarie. Il rafforzamento della sterlina appare quindi eccessivo. Le divisioni interne al partito conservatore britannico e l’ipotesi di nuovi referendum sull’Europa e sull’indipendenza scozzese minacciano la stabilità politica della Gran Bretagna nel medio periodo. Suggeriamo pertanto un certo grado di cautela quando si investe in gilt a lunga scadenza; i rendimenti saranno influenzati da fattori domestici ma anche globali, come l’andamento dei tassi d’interesse negli USA e l’esito delle negoziazioni sul debito greco.  Paul Stephany, gestore azionario di Newton (Gruppo BNY Mellon) Il rally odierno del settore azionario bancario, delle utility e dei beni di consumo in Gran Bretagna sembra ampiamente giustificato dall’esito elettorale. Prima delle elezioni si prospettava che, in caso di vittoria, il partito laburista avrebbe aumentato la tassazione sulle banche e forse anche introdotto un limite massimo alla quota di mercato degli istituti retail. Non sorprende che il settore bancario stia registrando un andamento positivo in borsa dopo la vittoria del partito conservatore. L’incertezza sull’andamento della crescita economica globale e sulle distorsioni di lungo periodo causate dagli stimoli monetari ci spingono ad adottare un outlook ancora prudente sull’azionario britannico. Ci aspettiamo comunque che gli investitori tornino a guardare alla Gran Bretagna dopo aver preso le distanze dalla borsa di Londra nei mesi passati, ora che l’incognita elettorale è ormai alle spalle.

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