Famiglie, a picco le richieste di mutui

  La domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane prosegue inesorabile il percorso di contrazione rispetto ai corrispondenti mesi del 2010 e a ottobre registra un pesantissimo -33% (dato ponderato sui giorni lavorativi), che conferma l’andamento di un semestre in cui la decrescita è risultata sistematicamente in doppia cifra.  Nei primi 10 mesi del 2011 il decremento complessivo è stato del -14% rispetto all’analogo periodo del 2010 ma anche il confronto con gli anni precedenti denota una rilevante contrazione del numero di richieste di finanziamento avanzato dalle famiglie italiane per l’acquisto di un immobile.   Questo, in sintesi, è il preoccupante quadro che emerge dall’analisi dei dati sull’andamento complessivo della domanda di mutui e delle variazioni percentuali rilevate su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie.   “E’ difficile imputare questa picchiata delle richieste di mutuo – commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureu services di CRIF - principalmente al riassorbimento dell’effetto-rinegoziazione che certamente aveva caratterizzato la crescita della domanda nell’ottobre di un anno fa. Più probabilmente siamo di fronte all’avvitamento della domanda per le ormai purtroppo consolidate aspettative negative delle famiglie italiane, cui inizia ad aggiungersi una forma di autocensura preventiva: perché chiedere un mutuo quando è evidente che le probabilità di ottenerlo hanno iniziato a contrarsi, causa la scarsa disponibilità di impieghi disponibili presso gli intermediari finanziari? Questa consapevolezza – conclude Lodi – è vero veleno, perché colpisce al cuore non solo l’idea di una ripresa in positivo delle aspettative, legate all’andamento economico, ma anche il senso della relazione tra chi dà e prende credito, minata nei suoi fondamentali: fare raccolta per fare impieghi”.   Analizzando la distribuzione per fasce di durata, si mantiene la crescita della quota parte di domanda di mutui nelle classi tra i 20 e i 30 anni, che nei primi 10 mesi del 2011 rappresentano quasi il 51% della domanda complessiva. Ad ogni modo, è ancora la classe di durata compresa tra i 25 e i 30 anni ad essere quella maggiormente preferita dalle famiglie italiane (31% del totale) oltre ad essere in crescita (+1,8%) rispetto al 2010.  

Famiglie, a picco le richieste di mutui