G20, crescita debole e faro sui cambi

La crescita globale ``resta debole`` e permangono ``rischi importanti``. E` quanto si legge nel comunicato finale del G20. Gli impegni sono quelli ``di evitare svalutazioni competitive`` e di non ``fissare i tassi di cambio avendo come fine la competitivita``.

I Grandi intendono cosi` ``muoversi verso un sistema di tassi di cambi determinato dal mercato`` che rifletta i fondamentali dell`economia per evitare anche ``movimenti disordinati che hanno un effetto negativo sulla stabilita` finanziaria ed economica``. Infine la promessa di ``resistere a ogni forma di protezionismo e mantenere i mercati aperti``. ``La buona notizia e` che il G20 ha risposto oggi con spirito collaborativo piuttosto che con quello conflittuale`` alla discussione sulla cosiddetta ``guerra delle valute``, che ``considero esagerata``. Lo affema Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), al termine del G20 a Mosca. ``Come sottolineato dal G-20, la crescita globale e` ancora debole e il tasso di disoccupazione rimane inaccettabilmente alto in molti Paesi. La performance globale debole - spiega Lagarde - deriva dall`incertezza politica, dalla riduzione della leva finanziaria privata, dal drenaggio fiscale, nonche` dai progressi insufficienti nel riequilibrio della domanda globale``. In questo contesto, ``l`attuazione del programma di riforma finanziaria per costruire un sistema piu` resistente resta una priorita```. Cosi` come ``credibili piani di bilancio a medio termine devono essere messi in atto per fornire flessibilita` fino a quando la crescita non sara` pienamente ristabilita``. ``E `stato incoraggiante vedere che il G-20 ha ribadito il suo impegno a muoversi piu` rapidamente verso altri sistemi di scambio. Noi pensiamo che parlare di guerre valutarie - sottolinea Lagarde - sia esagerato``. ``Molti dei temi principali discussi oggi saranno riesaminati durante la sessione di aprile del Fondo monetario e finanziario internazionale. Fino ad allora, e` essenziale che tutti i Paesi continuino a proseguire gli sforzi per rafforzare la ripresa globale``, conclude Lagarde.

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