GLI EFFETTI TEMIBILI DELL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO. SPERIAMO CHE IL GOVERNO MELONI NON ALZI LA SOGLIA DELL'IRRADIAZIONE POSSIBILE.

GLI EFFETTI TEMIBILI DELL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO. SPERIAMO CHE IL GOVERNO MELONI NON ALZI LA SOGLIA DELL'IRRADIAZIONE POSSIBILE.

Milano, 27 maggio 2023. Di Cristina Gallini.

Il Governo Meloni, con il Decreto Legge Telecomunicazioni, ha intenzione di smantellare una delle norme più cautelative al mondo in tema di inquinamento elettromagnetico, innalzando i limiti di soglia d’irradiazione per passare dalla media attuale dei 6V/m fino a 30V/m.

Tutto ciò, in linea con le indicazioni della Commisisone europea e seguendo e le linee guida ICNIRP sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici.

In realtà le linee guide della Commissione Internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) considerano solo gli effetti acuti indotti dal ricaldamento dei tessuti, ma non proteggono dagli effetti cronici e dagli effetti biologici, ampiamente documentati, generati dalle radiazioni non ionizzanti, i quali possono verificarsi per esposizioni diverse centinaia di migliaia di volte inferiori agli attuali limiti suggeriti da ICNIRP.

Mentre ci s’interroga sulle ragioni del disastro in Emilia-Romagna, dove pochi giorni di piogge intense hanno piegato una tra le più prospere regioni d’Italia.

I grandi riflettori attribuiscono la colpa al surriscaldamento globale dovuto all’aumento della CO2, sorvolando su altre cause di cui, invece, parla la popolazione coinvolta.

E nessuno, o quasi, pone l’attenzione sull’allarmante aumento dell’elettromagnetismo dovuto alle microonde emesse per 5G, 4G, 3G, 2G e Wifi.

Uno studio pubblicato su The Lancet, nel 2018, ancora in epoca pre 5G, dimostra che, dal dopo guerra a quella data, il fondo elettromagnetico terrestre è aumentato di un miliardo di miliardi di volte.

Con il 5G stiamo facendo uno scatto in avanti verso una “probabile apocalisse” così come ha spiegato il Dott. Martin Pall, professore emerito di biochimica e scienze mediche presso la Washington State University, tra gli oltre 400 scienziati firmatari dell’Appello Internazionale Stop5G.

Lo stesso Dott. Martin Pall ha dimostrato che i campi elettromagnetici delle radiazioni a microonde aumentano, nelle piante, un’eccessiva produzione di calcio intracellulare, tra cui alti livelli di terpeni, sostanze altamente volatili e combustibili che, posandosi sul suolo, possono intensificare notevolmente l’azione del fuoco.

Secondo il dottor Pall, l’ICNIRP, istituzione privata con sede a Monaco di Baviera, è stata fondata dalle stesse industrie di telecomunicazione.

Un altro studio, del biologo spagnolo Alfonso Balmori, dimostra che l’elettromagnetismo causa l’acidificazione del suolo, creando condizioni in cui gli alberi non sono più in grado assorbire l’acqua.

Lo scienziato Martin Pall, e molti altri, tra i quali il Dott. Oleg Grigoriev, a capo del dipartimento statale russo che si occupa di radiazioni non ionizzanti, auspicano vivamente una moratoria al 5G.

Altri approfondimenti scientifici attestano un fortissimo inquinamento atmosferico generato dai razzi necessari a lanciare in orbita le migliaia di satelliti 5G (in barba alle preoccupazioni ambientaliste riguardo la CO2 prodotta dalla nostra auto o dalla nostra grigliata in giardino) e ancor più numerosi studi sui possibili gravi danni alla salute di ogni essere vivente.

Secondo Maurizio Martucci, portavoce nazionale di Alleanza Italiana Stop 5G, “è in arrivo uno tzunami di agenti possibili cancerogeni irradiati nell’aria pubblica, il vero trattamento sanitario obbligatorio ignorato dall’opinione pubblica”.

A proposito dei requisiti di affidabilità, indipendenza e autorevolezza della ICNIRP che condiziona i processi decisionali della Commissione europea e, a cascata, le leggi delle Nazioni UE sullo specifico tema, si consiglia di leggere quanto riferito al link che segue:

https://www.cemlab.it/blog/?icnirp-e-sicurezza-delle-esposizioni-a-radiofrequenza

Vi informiamo dell'Appello Internazionale Stop al 5G sulla Terra e nello Spazio.

Ad oggi, 27 maggio 2023, figurano  304.077 firmatari da 216 nazioni e territori

Si legge in premessa:

All'ONU, all'OMS, all'UE, al Consiglio d'Europa e ai governi di tutte le nazioni:

Noi, scienziati, medici, organizzazioni ambientaliste e cittadini di (__) paesi sottoscritti, chiediamo urgentemente di fermare lo sviluppo della rete wireless 5G (quinta generazione), incluso il 5G dai satelliti spaziali.

Il 5G aumenterà in modo massiccio l'esposizione alle radiazioni in radiofrequenza (RF) oltre alle reti 2G, 3G e 4G per le telecomunicazioni già esistenti.

Le radiazioni RF si sono dimostrate dannose per l'uomo e per l'ambiente. Il dispiegamento del 5G costituisce un esperimento sull'umanità e l'ambiente che è definito un crimine ai sensi del diritto internazionale.

https://www.5gspaceappeal.org/the-appeal