Gli italiani e i problemi con la carta stampata

Una notizia che ci riguarda da vicino. Secondo l`Istat, solamente il 39% degli italiani legge regolarmente i quotidiani. In compenso si accresce però l`utilizzo della rete (usata da poco più di un italiano su quattro) per la lettura di giornali, news o riviste. Nel 2011, in Italia, il 25,1% della popolazione di 6 anni e più dichiara di leggere o scaricare giornali, news o riviste dal web.

La quota maggiore di utilizzatori della rete per la lettura on line si riscontra tra i 15 e i 54 anni con un picco nella fascia 20-24 anni (45,1%). Il fenomeno mostra un andamento crescente nel tempo (dall`11,0% del 2005 al 25,1% del 2011). Anche l`ultimo anno registra un incremento (dal 20,6% al 25,1%). Rispetto a questa forma di utilizzo della rete l`Italia si colloca però al di sotto della media europea (34%). Nel 2010, infatti, nel nostro Paese circa il 24% della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha letto o scaricato giornali, news o riviste dal web, incidenza di poco superiore a quella dei fruitori della Francia (21%), ma di 18 punti percentuali inferiore a quella rilevata in Germania (42%) e 20 punti sotto quella del Regno Unito (43). I paesi con la più alta quota di utilizzatori della rete per la lettura di giornali, news e riviste sono la Finlandia (74%), l`Estonia (almeno due persone su tre tra i 16-74enni) e la Danimarca (63%).
Informarsi via web sarebbe inoltre un`abitudine più radicata nel Nord-Ovest e al Centro. In Italia l`utilizzo del web per leggere giornali, news, riviste è poi abbastanza differenziato a livello territoriale: le aree del Paese in cui questo fenomeno è più diffuso sono il Nord-ovest (28,4%) e il Centro (28,0%), mentre nel Mezzogiorno la quota di popolazione che dichiara di utilizzare Internet per svolgere questa attività scende al 19,9%. In particolare, le regioni più attive sono il Trentino Alto Adige (30,7%), la Lombardia (29,1%) e il Lazio (28,9%). Sul versante opposto, le regioni in cui l`uso della rete per leggere giornali, news, riviste è meno diffuso sono Puglia e Calabria con valori che si attestano attorno al 17%, seguite da Sicilia e Basilicata con il 18% circa. Gli uomini mostrano una maggiore propensione verso quest`attività (il 29,2% rispetto al 21,4% delle donne). Va rilevato però che fino a 19 anni le differenze di genere sono piuttosto contenute o inesistenti, mentre si accentuano a partire dai 20 anni dove si riscontra una netta prevalenza maschile.
 
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