GRANDI QUANTITA' DI DANARO ALLE START-UP BELLICHE GRAZIE ALLA COMMISSIONE UE

GRANDI QUANTITA' DI DANARO ALLE START-UP BELLICHE   GRAZIE ALLA COMMISSIONE UE
Florian Seibel, CEO e co-fondatore di Quantum Systems

Giannina Puddu, 12 maggio 2025.

La Commissione Europea sta offrendo ingenti finanziamenti alle start-up europee della difesa attraverso il Fondo Europeo per la Difesa (EDF).

L'EDF vuole rafforzare l'industria della difesa europea sostenendo progetti collaborativi di ricerca e sviluppo, in particolare quelli che coinvolgono PMI e start-up.

Questa azione mira a promuovere il settore europeo della difesa per farlo diventare forte  e competitivo, promuovendo  l'innovazione e la collaborazione in tutto il continente.

L'EDF ha un budget di quasi 7,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.

Ben prima della seconda era Trump...

Alle proposte presentate nel 2023 nell'ambito dell'EDF ha fatto seguito l'assegnazione di 1,031 miliardi di euro di finanziamenti UE distribuiti su 54 progetti.

Priorità assegnate alla difesa informatica, al combattimento terrestre, aereo e navale, alla protezione delle risorse spaziali e alla difesa CBRN (chimica, biologica, radiologica e nucleare).

Nel bilancio dell'EDF è destinata una parte rilevante ai progetti di ricerca e sviluppo che, secondo la Commissione, sono fondamentali per la nascita di nuove tecnologie e capacità in grado di rafforzare la posizione di difesa dell'Europa.

In un contesto di stretta collaborazione tra gli Stati dell'Unione sollecitata da Burxelles, il Consiglio europeo per l'innovazione (CEI), mira anche a sostenere le tecnologie a duplice uso che trovano applicazioni sia nel settore della difesa che in altri settori come l'industria civile.

La settimana scorsa, due startup – Quantum Systems in Germania e Tekever in Portogallo, hanno ottenuto diversi milioni di dollari grazie alla "spinta politica" della Commissione che trascina l'entusiasmo degli investitori privati.

Quantum Systems ha raccolto 160 milioni di euro puntando alla leadership globale nelle soluzioni di intelligence aerea.

Il principale fornitore europeo di soluzioni avanzate di intelligence aerea senza pilota potrà accelerare gli investimenti in ricerca e sviluppo in intelligenza artificiale e software per supportare i suoi clienti governativi e commerciali attraverso una maggiore autonomia.

La sua espansione nei mercati di Europa e Asia-Pacifico si abbina ad una crescita del fatturato annuo del 100%.

I droni e i sistemi di intelligence di Quantum Systems sono attualmente utilizzati dalle forze armate NATO, tra cui quelle in Germania, Ucraina, Australia, Nuova Zelanda e Spagna.

A seguito dell'acquisizione della tedesca AirRobot a marzo, Quantum Systems è diventata fornitore di primo livello del Ministero della Difesa britannico.

Più recentemente, l'azienda si è espansa nel mercato britannico con l'acquisizione di Nordic Unmanned UK, fornitore globale di prodotti e servizi per droni di fascia alta.

Il 24 settembre 2024, Quantum Systems con sede a Monaco, aveva già raccolto oltre 100 milioni di euro dai due nuovi investitori principali:  Notion Capital e Porsche SE.

Decisamente più basso il bottino della start-up portoghese Tekever che ha raccolto 70 milioni di euro,  entrando a far parte dell'esclusivo club degli unicorni...

Il finanziamento sosterrà gli sforzi di espansione dell'azienda. 

Fondata nel 2001 in Portogallo, Tekever è oggi attiva nel Regno Unito e in Franciafornisce servizi di intelligence basati sui droni, consentendo una sorveglianza in tempo reale e su vasta area.

I suoi droni supportano missioni civili e militari.

Il suo drone più grande, l'ARX, coordina droni più piccoli per la sorveglianza terrestre e marittima ed è stato utilizzato per monitorare il traffico di migranti nella Manica.

Collabora con l'Agenzia europea per la sicurezza marittima e il Ministero dell'Interno del Regno Unito, con numerose forze di difesa e sicurezza e aziende in tutta Europa, Nord America e Sud-est asiatico. 

I sistemi di Tekever sono stati impiegati in Ucraina per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione a lungo raggio, svolte in condizioni operative e tecniche estreme.

L'azienda si vanta di aver contribuito a distruggere oltre 3 miliardi di sterline in risorse militari russe, inclusi sistemi avanzati di difesa aerea.

Un nuovo giro di finanziamento è stato guidato dal NATO INNOVATION FUND e dalla società di investimento Baillie Gifford.

Al vertice di Madrid della Nato del giugno 2022, i paesi membri avevano lanciato il Nato Innovation Fund (Nif), il primo fondo di capitale di rischio multi-sovrano al mondo.

Si tratta di un fondo di capitale di rischio da 1 miliardo di euro creato dalla NATO per investire in tecnologie emergenti a duplice uso che potrebbero migliorare la sicurezza e la resilienza dell'alleanza.

Sii concentra su l'intelligenza artificiale,  big data,  tecnologie quantistiche, autonomia e  tecnologie spaziali.

Mira a supportare startup in fase iniziale e altri fondi di venture capital che investono in tecnologie con applicazioni sia commerciali che militari.

È un fondo di venture capital multi-sovrano, sostenuto da più governi nazionali all'interno della NATO.

Non sono facilmente disponibili dati specifici sull'importo esatto del contributo italiano al Fondo per l'Innovazione della NATO in barba alla "trasparenza" dell'attività politica mentre spende risorse pubbliche.

Tuttavia, pare che l'Italia abbia un significativo accordo di condivisione dei costi con la NATO con quota pari all'8,5324% di costi totali per i bilanci civili, militari e del Programma di Investimenti per la Sicurezza della NATO.

Il NATO INNOVATION FUND è entrato in attività nel 2024.

ll ministro della Difesa Guido Crosetto si è impegnato a versare 80 milioni di euro, valore che è in linea con la percentuale dell'8,53%.

Lo guida l' italiano, Andrea Traversone e nel board siede anche Roberto Cingolani. 

Il governo di Giorgia Meloni aveva presentato un emendamento al bilancio 2023,  stanziando 8 milioni di euro per dare inizio al finanziamento del Fondo per l'Innovazione dell'Alleanza.

Al momento, pare che solo una società italiana abbia beneficiato dei fondi NATO Innovation Fund.

Si tratta della startup CamGraPhiC con sede a Pisa per la ricerca e Milano per la produzione e si occupa di grafene
Avrebbe avuto 25 milioni di euro il 23 marzo 2025, denaro che sarà utilizzato per sviluppare le attività di ricerca e sviluppo.