Il Brasile apre le porte ai lavoratori in crisi

Dopo aver annunciato restrizioni all`ingresso indiscriminato di immigranti in fuga da condizioni di estrema povertà, come nel caso degli esuli haitiani, il governo brasiliano ha reso nota l`intenzione di facilitare la concessione di visti di lavoro per gli stranieri più qualificati, in particolare provenienti dall`Europa.

Come ha confermato al quotidiano `O Globo` Ricardo Paes de Barros, coordinatore della «Segreteria dei contenuti strategici» di Brasilia, che sta studiando alcune varianti in materia di politica immigratoria, l`idea è quella di aiutare i lavoratori stranieri con elevato bagaglio professionale, ma disoccupati a causa della crisi internazionale, a entrare più agevolmente in Brasile per essere assunti con contratti locali.
«È necessario definire fin dove può arrivare la nostra generosità - ha detto Barros - la solidarietà deve avere un limite e va ristretta allo spazio in cui il Brasile è in grado di aiutare». Con la rapida crescita economica, e anche in vista degli importanti appuntamenti rappresentati dai Mondiali di calcio del 2014 e dalle Olimpiadi del 2016, il gigante sudamericano sta infatti ancora soffrendo per la penuria di manodopera specializzata. Dal petrolio alla cantieristica navale, all`edilizia civile, dall`alberghiero al turismo in generale, la domanda di lavoro è in aumento e riguarda svariati settori. Secondo il Dipartimento stranieri del ministero della Giustizia, da gennaio a settembre 2011 Brasilia ha concesso 51mila autorizzazioni di lavoro a stranieri, il 32% in più dello stesso periodo del 2010, mentre il totale degli stranieri in situazione regolare in Brasile è aumentata del 52,4% nel primo semestre del 2011.
 
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