Il modello 730 per 400mila è un miraggio

La normativa sul Modello 730 va cambiata perché penalizza gravemente 400mila contribuenti che avendo perso il posto di lavoro e non avendo quindi più il sostituto d’imposta non possono presentare il 730.

Questa la sintesi della denuncia che arriva dalla Consulta dei Caf a chiusura della campagna fiscale 2013, 400mila i contribuenti beffati dallo Governo e dalla vita, doppiamente penalizzati. Senza lavoro sono costretti per poter detrarre: le spese mediche, le spese di ristrutturazione, le spese per le rette scolastiche dei figli, e riavere l’interesse passivo sul mutuo, a dover  presentare il Modello Unico, unica alternativa possibile, il 730, infatti, per loro resta inaccessibile.

Eppure quel conguaglio di luglio, avrebbe davvero fatto comodo a molte famiglie che già versano in profonde difficoltà economiche, determinate dalla perdita del posto di lavoro, ma il Fisco restituirà con calma, circa in due anni, il rimborso spettante a queste persone.

«Ne consegue che questi soggetti, già in una situazione di evidente difficoltà economica, saranno ulteriormente penalizzati - sottolinea il presidente della Consulta Valeriano Canepari - perché anziché ricevere il conguaglio a luglio, dovranno aspettare circa due anni per ricevere i rimborsi derivanti ad esempio dagli interessi passivi dei mutui o dalle detrazioni per la ristrutturazione e ancora dalle spese per l’istruzione dei figli o da spese mediche sostenute». 

La richiesta che viene fatta al Governo è quella di cercare una soluzione che semplifichi la vita anche a tutti coloro che per cause di forza maggiore sono senza sostituto di imposta. Si spera davvero che l’appello dei Caf venga preso in considerazione, anche perché non si spiega come mai se un cittadino italiano, senza lavoro, deve dare dei soldi al Fisco, è costretto a trovarli, al di là della propria condizione, perché il Fisco non può fare differenze. Ma quando si tratta di prendere, allora per il Fisco le differenze esistono eccome, e si deve aspettare 2 anni.

In sostanza chi ci rimette sono sempre i soliti noti.

Erica Venditti

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