IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E' IL PIU' ALTO. DEVE GARANTIRE IL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE. LA SCELTA DEL SUO NOME DEVE RISPONDERE AL MASSIMO RIGORE AL QUALE "IL PALAZZO" E' INVITATO.

IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E' IL PIU' ALTO.  DEVE GARANTIRE IL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE. LA SCELTA DEL SUO NOME  DEVE RISPONDERE AL MASSIMO RIGORE AL QUALE "IL PALAZZO" E' INVITATO.

Giannina Puddu, 4 gennaio 2022.

Il ruolo del Presidente della Repubblica è molto più importante di quanto può apparire alla  lettura distratta di molti italiani.

Nessuna legge è tale fino al momento in cui non sia "promulgata" dal Presidente della repubblica.

Il ruolo che la nostra Costituzione ha attribuito, sapientemente, al Presidente della Repubblica è il più alto, è figura garante, è arbitro.

Questo ruolo di garanzia è centrale, deve contrastare il potere delle lobby che, con la loro attività incessante e chirurgica, cercano di influire sul Parlamento per ottenere privilegi che possono condizionare, in modo schiacciante, la vita economica e sociale.

Dall' agricoltura, alla pesca, all'industria, alle banche, in ogni ambito.

Il Presidente della Repubblica, occupa il suo posto per impedire che ciò accada, nel rispetto rigoroso del dettato costituzionale che, non può egli stesso violare, pena l'accusa di Alto Tradimento che lo rende perseguibile.

L'art. 90 della Costituzione lo prevede, espressamente:  Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.

In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.

E, l'art. 91 ribadisce il concetto: Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.

In ciò è la ragione per cui abbiamo il diritto ed il dovere di vigilare ed essere spettatori attivi, anche lanciando le nostre candidature per la Presidenza della Repubblica ancorchè la nostra non sia una Repubblica Presidenziale.

E, sappiamo che "tutto arriva" al palazzo, perchè siamo tutti "visibili" nelle nostre azioni, niente sfugge.

Quindi, è utile.

La consuetudine ignava che porta spesso all'attribuzione di deleghe assolute alla politica, declinata in ogni sua veste, è sbagliata e foriera di trappole, a partire dalle trappole legislative.

Una legge che violi il dettato costituzionale non deve essere approvata, nè promulgata.

Il Presidente della Repubblica deve avere la schiene dritta, deve pensare alla Nazione prima che a sè stesso, ai suoi amici, alle sue relazioni di qualunque specie.

Deve avere le competenze o la capacità di acquisirle rapidamente, deve essere incorruttibile, non condizionabile, severo, lucido e concentrato sulla lente che deve sempre tenere in mano per individuare, meglio e prima di chiunque altro, le eventuali insidie nascoste nelle righe di una proposta di legge, di un emendamento, di un disegno di legge.

Se il Presidente della Repubblica viene meno a questo suo ruolo, siamo perduti.

Pertanto, nessuna leggerezza e nessun compromesso sono ammissibili nella scelta  del Presidente.

Nè possiamo assistere ai treatrini di basso profilo politico per cui, lo faccio io o lo fai tu, perchè sei ganzo o perchè mi sei simpatico o perchè ti rendo il favore.