Il weekly focus di Corrado Caironi - Tutti in attesa dell`Eba

In allegato il Weekly Focus di Corrado Caironi, Investment Strategist di R&CA Ricercaefinanza.it, primo social network italiano riservato ai professionisti della finanza. Il mercato finanziario ha dato sfogo alla necessità di rimbalzo, dopo una serie interminabile di ribassi. Che cosa sta scontando? Innanzitutto che la Germania converga sulle posizioni degli altri stati europei stabilizzando i mercati con gli strumenti più adeguati: un fondo ‘salvastati’ patrimonializzato e pronto ad agire, una BCE autonoma e con più ampio mandato e l’EBA, l’autorità bancaria, pronta a rivedere le sue imposizioni restrittive alle banche. La novità potrebbe essere la proposta tedesca dell’European Redemption Fund, un meccanismo di consolidamento e riduzione dei debiti sovrani, quale primo passo decisivo verso l’unione fiscale dell’area Euro. Insomma, come spesso sottolineato, il 9 dicembre potrebbe essere la data ufficiale per confermare o meno un piano politico concreto e capirne l’evoluzione. Il mercato ha voglia di continuare nel suo recupero anche se i temi della recessione e degli aumenti di capitale delle banche rimangono nervi scoperti. Bene la riduzione del tasso di riserve bancarie in Cina e la discesa del tasso di disoccupazione in Usa. In settimana dati su fiducia e inflazione dai più importanti paesi.

Cina RRR e USA

La pianificazione della Banca Centrale cinese, PBoC - People Bank of China, prosegue nel suo processo di controllo del sistema creditizio e, anticipando i tempi, taglia le riserve obbligatorie bancarie di 50 bps (Required Reserve Ratio) liberando 350bn di RMB (55bn$) in favore della liquidità di sistema. Il taglio era atteso per metà gennaio 2012, prima del capodanno cinese, ma sono due i fattori che avrebbero accelerato i tempi: la crisi del sistema finanziario in Europa e il forte rallentamento dell’export. Gli analisti prevedono ulteriori tagli alle riserve bancarie nei prossimi mesi, anche se ritengono invece improbabile una diminuzione dei tassi di interesse, mantenendo invariata la pressione su inflazione e mercato immobiliare. Intanto giungono notizie incoraggianti sul fronte americano: i dati sul mercato del lavoro, relativi al mese di novembre, vedono un inaspettato calo del tasso di disoccupazione dal 9% all’8,6%, e Nonfarm Payrolls, nuovi impieghi non agricoli, in aumento mese su mese di 120.000 unità: una notizia positive che si affianca al rialzo dei consumi delle ultime settimane.

Decoupling DM vs EM 2012

Le prime analisi si trend sul 2012 evidenziano ancora una volta le diverse velocità di crescita economica delle macro regioni in particolare tra le aree sviluppate, con tassi di espansione molto limitati se non negativi, e l’ottima tenuta per quelle emergenti. Tre accademici della London Businesss School (Elroy Dimson, Paul Marsh e Mike Stauton, vedi post del 18 febbraio 2010) hanno tracciato una ricerca sui Paesi Emergenti con lo scopo di capire quali sono stati i drivers e le ragioni per previlegiarne una posizione in portafoglio. Il team ha dimostrato che non c’è stretta correlazione tra crescita economica e performance del relativo mercato azionario e il 2011 ne è stato in effetti la riprova. Per il prossimo anno gli analisti finanziari sottolineano due fattori chiave: una possibile recessione europea e il rischio di una frenata dei prezzi delle commodities, con una lettura negativa per gli esportatori netti, e invece positiva per i paesi importatori in favore ai minori costi e al basso rischio d`inflazione. Proprio in funzione di pesi di rischio diversi, il quadro delle attese rimane molto variegato; un punto determinante sarà la politica monetaria espansiva che alcune realtà emergenti si appresterebbero ad adottare, un generatore di fiducia per flussi di investimento e performance.

Euro Equity EPS

Momento difficile per i mercati azionari europei che subiscono i contraccolpi della crisi dei debiti sovrani, della sottocapitalizzazione del sistema bancario e del rialzo dei costi dei finanziamenti. Il sistema economico rimane con il fiato in sospeso, in attesa dei risultati della concertazione tra BCE, FIM, EFSF (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e European Financial Stabilty Facility) che dovrebbe trovare una soluzione concreta entro la prima decade di dicembre. La profittabilità delle aziende, quest’anno, ha tenuto anche se le attese di crescita di gennaio hanno subìto un forte ridimensionamento. Per il prossimo anno gli analisti stimano che a fronte di una recessione dell`area Euro, e un calo del GDP dell’1%, gli utili possano scendere del 10%. Un ruolo chiave lo giocheranno gli USA: la tenuta dell’economia americana potrebbe attutire la caduta degli utili europei fino a lasciarli invariati. Per quanto possano essere utili i raffronti, a questo livello le quotazioni azionarie risulterebbero ad un multiplo del P/E Fwd di 8,7x, con uno sconto del 30% rispetto alla media degli ultimi 20 anni.

Nord Africa

Importanti cambiamenti sono attesi in Egitto dopo i recenti scontri in Piazza Tahrir al Cairo e l’inizio della tornata elettorale che porterà alla elezione del nuovo presidente nel giugno del 2012. L’attesa di un cambio al potere politico , in grado di traghettare il paese durante le elezioni, si fa sempre più concreta; l`incertezza rimane invece sulla coalizione che riuscirà effettivamente a ricoprire, con una logica democratica, l’importante ruolo governativo: 42 le formazioni politiche in lizza di cui 31 nate a seguito della caduta di Mubarak. Dal punto di vista economico e finanziario la situazione si sta deteriorando. La negoziazione con il Fondo Monetario Internazionale diventa ogni giorno più debole; sulla spinta negativa della crisi dei governativi periferici dell’euro, i Bonds del debito egiziano con scadenza ad un anno ritornano vicino al 15%, tassi insostenibili nel medio termine, mentre le riserve valutarie vengono indicate al di sotto dei 20bn$. Le attese di una recessione dell`Europa mediterranea, per la prima parte del prossimo anno, sembrano giocare a sfavore non solo dell’Egitto, ma di tutta l’area mediterranea del Nord Africa e Medio Oriente.

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