Industria, una caterva di perdite per mancati in cassi

Le cause di questo malcostume tutto italiano - segnala la Cgia di Mestre che e` giunta a questi risultati sulla base dell`indagine effettuata da Intrum Justitia- vanno ricercate nei tempi medi di pagamento effettivi che intercorrono nelle transazioni commerciali con le altre imprese e con la Pubblica amministrazione. Nel primo caso i giorni medi necessari per il saldo fattura sono 96; nel secondo caso si arriva addirittura fino a 180 giorni. In entrambe le situazioni siamo maglia nera quando ci confrontiamo con i nostri principali partner economici dell`Ue.

``Dal 1* gennaio - spiega Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia - avremo pagamenti certi e questa anomalia tutta italiana, che colpisce soprattutto le piccole e micro imprese, dovrebbe finalmente terminare. Infatti, i contratti stipulati dopo il primo dell`anno saranno disciplinati dal decreto legislativo n. 192 che recepisce la Direttiva europea contro il ritardo dei pagamenti. Una novita` che obbliga il committente a pagare entro 30 giorni dal ricevimento della merce o dall`emissione della fattura. Salvo accordi tra le parti, il pagamento puo` slittare sino a 60 giorni e in casi eccezionali superare anche quest`ultima soglia. Finalmente si ristabilisce un principio fondamentale: chi lavora deve essere pagato in tempi certi e ragionevoli. Chi, invece, non rispetta gli accordi subira` delle sanzioni economiche di tutto rispetto``.

I problemi legati ai ritardi nei pagamenti - ricorda la Cgia - sono all`origine di una moltitudine di problemi che le piccole imprese devono affrontare quotidianamente. La contrazione nell`erogazione del credito avvenuta in questi ultimi anni di crisi economica, nonche` la dilatazione dei tempi con i quali le imprese (soprattutto quelle di piccola dimensione) vengono pagate dai propri committenti, hanno contribuito a mettere sul lastrico moltissime realta`. Ora - grazie all`introduzione dell`Iva per cassa, che dal 1* dicembre di quest`anno consente alle aziende con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro di versare l`Iva allo Stato solo dopo il pagamento avvenuto - e a questa legge che dovrebbe ridurre i tempi medi di pagamento, le piccole imprese hanno qualche strumento in piu` per difendersi in questa fase economica cosi` difficile.

``Purtroppo - conclude Bortolussi - rimane ancora un grosso problema da risolvere. Ovvero, lo smobilizzo di circa 80-90 miliardi di euro che le aziende private italiane avanzano dalla Pubblica amministrazione. Purtroppo, nonostante l`impegno profuso in questo ultimo anno dal Governo Monti, la lentezza con la quale questi soldi vengono elargiti e` sfiancante, con il risultato paradossale che molte piccole aziende rischiano la chiusura per crediti e non per debiti``.

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