Ingegnere Meloni, nelle sue parole emerge un forte richiamo all'urgenza di ricostruire la filiera bieticola in Sardegna.
Perché oggi?
Perché oggi abbiamo numeri, competenze e un contesto favorevole. La filiera bieticola, un tempo centrale per l'economia agricola sarda, è stata abbandonata per dinamiche che hanno favorito le nazioni del nord Europa.
Oggi ne paghiamo le conseguenze in termini di sovranità alimentare, sviluppo rurale e competitività. Ma possiamo rimediare: a condizione che si lavori davvero insieme, con le aziende agricole al centro.
Parla apertamente di un “boicottaggio silenzioso”. Cosa intendi?
Intendo un atteggiamento diffuso, fatto di ostacoli nascosti, disinteresse pilotato e resistenze sistematiche. C'è chi, pur senza esporsi, rema contro ogni iniziativa che punti a rilanciare questa coltura.
Non voglio fare nomi o indicare cariche: ci interessa solo il futuro dell'agricoltura, non le dinamiche di potere.
Lei cita un'esperienza diretta nella metanizzazione dell'isola…
Esatto.
Le stesse persone che allora frenavano lo sviluppo delle reti del gas, oggi parlano di metabiometano come se nulla fosse. Ma noi continuiamo a lavorare sul campo, con progetti concreti e dati verificabili.
A proposito di dati: ha parlato di una sperimentazione a Sanluri. Cosa hai rilevato?
Abbiamo raccolto dati stimati su un campo di bietole che parlano chiaro: 73 tonnellate per ettaro con un tenore zuccherino del 20,3%. Tradotto in valore economico, si arriva a 59,5 euro per tonnellata, quindi a un reddito lordo di circa 4.347 euro/ettaro. Tolti i costi di produzione (massimo 1.930 euro/ha), il margine netto supera i 2.400 euro a ettaro. È un risultato concreto, non una promessa.
Cosa chiedete alla politica e agli operatori del settore?
Non chiediamo favoritismi. Chiediamo verità, trasparenza e dialogo. Ma soprattutto, chiediamo di guardare in faccia la realtà agricola.
Chi parla di sviluppo deve farlo “con i piedi nel fango”, non solo dalle platee dei convegni.
In conclusione, una scelta da fare?
Sì. È il momento di decidere da che parte stare: con chi lavora nei campi per costruire un'agricoltura moderna e redditizia, o con chi continua a ostacolare ogni possibilità di cambiamento.
Il futuro della bieticoltura sarda non si può più rimandare.