Istat, produzione industriale in calo a settembre

A settembre 2011 l`indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce del 4,8% rispetto ad agosto. Nella media del trimestre luglio-settembre l`indice scende dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. È quanto rileva l`Istat, ripresa da Adnkronos. «Corretto per gli effetti di calendario, in settembre l`indice diminuisce in termini tendenziali del 2,7% (i giorni lavorativi sono stati 22, come a settembre 2010). Nella media dei primi nove mesi dell`anno la produzione cresce dell`1,3% rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente», continua l`Istat. «Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a settembre 2011, una crescita tendenziale per il solo comparto dell`energia (+6,7%). Diminuiscono invece in modo significativo i beni di consumo (-7,1%) e, in misura più contenuta, i raggruppamenti dei beni intermedi (-2,5%) e dei beni strumentali (-0,2%). Nel confronto tendenziale, i settori dell`industria caratterizzati dalla crescita più accentuata sono: l`energia (+7,4%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature nca (+3,7%)», aggiunge la nota. «I settori che in settembre registrano le diminuzioni tendenziali più ampie sono quelli delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-9,3%)», continua l`Istat.   «A settembre 2011 l`indice destagionalizzato registra un incremento congiunturale positivo per il solo comparto dell`energia (+0,2%), mentre segna diminuzioni per i beni strumentali (-5,2%), per i beni di consumo (-5,1%) e per i beni intermedi (-2,4%) -prosegue l`Istat-.In termini tendenziali, l`indice corretto per gli effetti di calendario segna una variazione positiva per il solo comparto dell`energia (+6,7%). Variazioni negative si registrano per il raggruppamento dei beni di consumo (-7,1%), dei beni intermedi (-2,5%) e, in misura più limitata, dei beni strumentali (-0,2%)». «I maggiori contributi negativi alla variazione tendenziale dell`indice generale (calcolati sui dati grezzi) provengono dai beni di consumo non durevoli (-1,9 punti percentuali) e dai beni intermedi (-0,9 punti percentuali).L`indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a settembre 2010, gli aumenti più marcati nei settori dell`energia (+7,4%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature nca (+3,7%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (+2,0%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+1,8%)», rileva l`Istat. «Le diminuzioni maggiori riguardano le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,7%), la fabbricazione di prodotti chimici (-9,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-8,3%)», conclude la nota.   

Istat, produzione industriale in calo a settembre