Italia in ripresa, Italia nel baratro. Realtà parallele

Se uno dovesse basarsi sulla lettura quotidiana della cronaca per interpretare il mondo che ci circonda probabilmente ne uscirebbe rimbambito. Per esempio cosa si può pensare se il nostro ministro dell’Economia si lancia in dichiarazioni semi ottimistiche sulla ripresa del nostro paese, mentre l’Europa ci racconta che siamo sostanzialmente con la melma fino al collo? Ok, ognuno deve portare l’acqua al proprio mulino ed è pur vero che anche la UE ha parlato di possibile uscita dal tunnel nella parte finale del 2013, ma è proprio il tono delle informazioni trasmesse che ci fa percepire che siamo di fronte alla presentazione di due ipotesi di realtà decisamente differenti.

Italia in ripresa, Italia nel baratro. Realtà parallele

Per la UE il nostro Paese e` `in profonda recessione` e ci sara` una `tiepida` ripresa solo nel 2013. La disoccupazione invece continuera` a salire fino al 2014. I dati sono contenuti nelle previsioni economiche di autunno della Commissione europea. Per l`Eurozona la vera ripresa arrivera` nel 2014 mentre il picco dei senza lavoro ci sara` il prossimo anno. Con un Pil in calo del 2,3% nel 2012, l`economia italiana e`, come già detto in precedenza, in `profonda recessione`, spiega l`Ue. Questa sara` seguita da una `tiepida ripresa`, visto che il Pil sara` in calo piu` moderato nel 2013 (-0,5%) per tornare al segno positivo solo nel 2014 (+0,8%). A maggio, la Commissione aveva previsto che il Pil sarebbe aumentato dello 0,4% gia` nel 2013. Il 2012 si chiudera` nel nostro Paese con un rapporto deficit/Pil pari al 2,9%: secondo la Commissione Ue il rapporto scendera` al 2,1% l`anno prossimo, quando i conti italiani si avvicineranno al pareggio strutturale. Infine e` -0,4% il dato per il 2013. La disoccupazione aumentera` anche nei prossimi anni: dal 10,6% di quest`anno, per la prima volta a due cifre, si passera` all`11,5% nel 2013 e all`11,8% nel 2014. La stima e` molto peggiore rispetto a quella che la stessa Commissione aveva fatto nel maggio scorso, con un tasso di disoccupazione che si manteneva sotto il 10% anche nel 2013. Infine il debito pubblico italiano raggiungera` il suo picco l`anno prossimo, quando sara` pari al 127,6%. Il rapporto debito/Pil tornera` nel 2014 al livello stimato da Bruxelles per quest`anno, ovvero il 126,5%.

A chi credere dunque? In queste casi la cosa migliore è affidarsi al proprio sesto senso. O forse vi può bastare semplicemente dare un’occhiata al vostro conto in banca.

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