LA DESTRA SI COMPATTA E AFFOGA IL GOVERNO. SOTTO 4 VOLTE SUL MILLEPROROGHE

LA DESTRA SI COMPATTA E AFFOGA IL GOVERNO. SOTTO 4 VOLTE SUL MILLEPROROGHE
AFFOGATO AL CAFFE'

Redazione, 18 febbraio 2022.

Mario Draghi, rientrato da Bruxelles, si è precipitato dal Presidente Mattarella per capire la ragione per cui la sua maggioranza stia vacillando.

Difficile capire cosa si aspetti, Draghi, da Mattarella.

Il Presidente non può certo fare politica al posto dei partiti.

Ciò che è appena accaduto è un fatto politico e si deve prendere atto della volontà dei parlamentari di riprendrsi il ruolo per cui occupano i loro posti. 

Esercitando il loro ruolo, senza condizionamenti e senza forzature.

Intanto, siamo tornati al limite dei 2000 euro sull'uso dei contanti piegato, con vergogna, a soli 1000 euro. Almeno fino al 2023...

Putroppo, invece, è passata la proroga sulla sperimentazione sugli animali fino al 2025 e contro la posizione del governo che la prevedeva molto più corta.

Forse, domani si riunirà il Consiglio dei Ministri per approvare il decreto legge contro il caro bollette, per la  proroga delle misure sugli  oneri di sistema e sull' IVA  del secondo trimestre.

Dopo aver incontrato il Presidente, Draghi si è presentato ai leaders dei partiti per ricordare che sono tutti lì, riuniti dal capo dello stato "per fare le cose".

In verità, questa è la regola, da sempre i parlamentari sono in parlamento "per fare le cose" tant'è che sul tema Giustizia è baruffa violenta tra il PD  e la Lega.

Le presidenziali avevano già anticipato l'insofferenza dei parlamentari verso il metodo Draghi che pare prevedere solo il SI ed in tempi rapidi senza "perdere tempo" a capire e valutare le proposte di legge.

Chi ha deciso di rieleggere Mattarella lo ha fatto sapendo che avrebbe fatto meno fatica a scrollarsi di dosso la presenza ingombrante di Draghi ed in un breve lasso di tempo conservandogli il posto alla Presidenza del Consiglio.

Un Presidente della Repubblica è per 7 anni (e pure rinnovabili secondo la nuova moda imperante), mentre un Presidente del Consiglio è sempre a termine breve. 

Mentre Draghi ha accusato il colpo cedendo il passo in direzione del Colle  a Sergio Mattarella, i politici si sono ringalluzziti, hanno colto la sua area di fragilità e intendono dimostrargli che non può più pretendere di governare da solo e senza contradditorio. 

A questo punto, se Draghi vorrà durare, dovrà imporsi di  mediare, un pò pretendendo e un pò concedendo.

Altrimenti, si andrà al voto prima della scadenza della legislatura e per Draghi, sarebbe l'uscita senza ritorno nel mondo della gestione della cosa pubblica. 

Ovvio, se vorrà continuare a lavorare, non avrà difficoltà a ricollocarsi, in totale autonomia.