LA FRANCIA E' A UN PASSO DALLA MORATORIA PER EOLICO E FOTOVOLTAICO. POI, IL DEFINITIVO BLOCCO...

LA FRANCIA E' A UN PASSO DALLA MORATORIA PER EOLICO E FOTOVOLTAICO. POI, IL DEFINITIVO BLOCCO...

Giannina Puddu, 8 agosto 2025.

Ne ho scritto altre volte, prevedendo una drastica svolta per il business fotovoltaico ed eolico in particolare, che porterà alla fine di questa ennesima follia che si è imposta in Occidente.

La posizione schietta e netta assunta dal Presidente Trump, che ha definito come "spazzatura" le pale eoliche, sta producendo frutti.

In Francia, è stato presentato un  disegno di legge del senatore repubblicano Daniel Gremillet che prevede la moratoria di tutti gli impianti eolici e fotovoltaici, fintanto che non si ottenga il parere da una commissione scientifica indipendente nominata dal Parlamento che pesi, senza dubbio e fuori da ogni conflitto di interessi, i pro e i contro di questi metodi di produzione di energia elettrica.

L'esito di tale indagine è scontato.

Queste tecnologie non sono in grado di autofinanziarsi, non garantisono la costanza dei flussi di corrente, sono fortemente inquinanti, fanno impennare il costo dell'energia con danno diffuso tra famiglie e imprese, fanno esplodere il debito pubblico per riempire le tasche di pochi e privilegiati imprenditori che amano fare impresa senza rischio di impresa.

La legge Gremillet ha ottenuto la sua prima approvazione nel mese di giugno dall'Assemblea Nazionale.

Ai primi di luglio, anche il Senato ha approvato a larghissima maggioranza, con 221 voti favorevoli e solo 24 contrari, disturbando l'attuale governo in carica.

La procedura prevede un ulteriore passaggio all'Assemblea Nazionale, probabilmente a fine settembre.

L'obiettivo condiviso è quello di giungere alla bocciatura definitiva dell'eolico e del fotovoltaico in Francia per dare  il via al  programma energetico nazionale pluriennale (PPE), post balle eoliche e fotovoltaiche...

Il governo Macron zoppica anche su questo percorso, indebolito dalla forte opposizione della destra.

Il leader dei Repubblicani (LR), che è pure l'attuale ministro dell'Interno Bruno Retailleau ha pubblicato un articolo su Le Figaro per chiedere  la fine delle "sovvenzioni pubbliche" per l'energia eolica e fotovoltaica.

Di parere opposto, ma con la strada che gli si chiude davanti, il ministro dell'Industria Marc Ferracci (Renaissance) che si è speso, inutilmente, per assicurare ai senatori che  "alcune energie rinnovabili sono molto competitive".