LA GERMANIA SI PREPARA AL RAZIONAMENTO DEL GAS. RISCHIO CONFLAGRAZIONE INDUSTRIALE.

LA GERMANIA SI PREPARA AL RAZIONAMENTO DEL GAS. RISCHIO CONFLAGRAZIONE INDUSTRIALE.
ROBERT HABECK

Redazione, 31 marzo 2022.

Il rischio di conflagrazione indistriale a causa dell'imminente scarsità di gas, appartiene alla Germania ed all'Italia, innanzitutto, a causa della loro dipendenza dalle forniture russe, compromesse dai provvedimenti scapestrati contro la Russia.

Il ministro dell'Economia tedesca, Robert Habeck ha invitato le aziende e gli individui a cercare di ridurre il più possibile il consumo di energia, dichiarando "Dobbiamo aumentare le misure precauzionali per essere preparati in caso di un'escalation da parte della Russia."

Questo annuncio  è il primo dei tre livelli di allerta e comprende la creazione di una squadra di crisi, alle sue dirette dipendenze,  per affrontare la stabilità dell'approvvigionamento di gas del Paese che, ormai, si è ridotto al 25% delle sue scorte di gas.

Anche l'Austria si sta organizzando.

Preoccupa, oltre al resto, il pagamento in rubli sul quale Mosca insiste.

Dopo l'annuncio di Habeck, la Commissione europea si è detta pronta a possibili interruzioni nelle forniture di gas dalla Russia.

I rappresentanti dell'industria tedesca hanno apprezzato l'attenzione del governo nella prospettiva dell' incombente di un'interruzione delle forniture di gas.

Kerstin Andreae (capo di BDEW), ha detto che "Sebbene al momento non vi siano carenze di gas, tutte le parti coinvolte devono disporre di una chiara tabella di marcia dei loro diritti e obblighi in caso di interruzione della fornitura."

Anche il capo dell'Agenzia federale delle reti, Klaus Müller (capo dell'Agenzia Federale delle Reti) ha confermato suggerendo di ridurre il consumo di energia e di prepararsi "a tutti gli scenari".

Il capo della VCI Kullmann (Associazione dell'Industria Chimica Tedesca) ha detto a Reuters di  temere una "conflagrazione industriale" in Germania. 

E' stato molto chiaro sostenendo che  "Gli impianti chimici complessi non possono essere semplicemente spenti e riaccesi come un forno a microonde" e che se fosse fermata la fornitura di gas, gli impianti di produzione dovrebbero essere, drammaticamente, spenti.

Se la situazione dovesse precipitare, la Germania sarebbe pronta a sostenere, innanzitutto, le famiglie, gli ospedali e ogni servizio sociale essenziale.

E, l'Italia?