LA LEGA METTE IN DISCUSSIONE LE LEGGI SULL'EOLICO. UN DECRETO SBAGLIATO SI PUÒ MODIFICARE

Giannina Puddu, 13 maggio 2025.

Iniziano a levarsi anche le voci politiche istituzionali per mettere in discussione l'impalcatura giuridica su cui si basa l'imposizione, dal centro alle periferie nazionali, della vergognosa devastazione ambientale con impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale.

In ogni luogo in Italia che sia coinvolto da queste macchine, il Popolo ne contesta la messa a dimora e con forza crescente, tanto che chi desideri conservare la sua leadership politica sarà costretto a prenderne atto con provvedimenti conseguenti.

Pur non essendo leghista,  devo e voglio  riconoscere questo primo ed oggettivo sforzo della Lega.

https://www.pupia.tv - Roma - ENERGIA. LEGA: GOVERNO VALUTI MODIFICHE A DECRETO AREE IDONEE Cagliari, 12 mar. -

"Il governo valuti la possibilità di rivedere il decreto delle aree idonee per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili".

Questa in sintesi la posizione della Lega, per bocca del deputato Francesco Bruzzone, intervenuto oggi al question time alla Camera sull'interrogazione da lui stesso presentata al ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, incentrata in particolare su progetti di impianti eolici in Liguria.

"Premetto che non sono contro l'uso delle energie rinnovabili- le parole in apertura di Bruzzone- però oggi è noto a tutti che il forte impatto ambientale - ma anche sociale - degli impianti industriali eolici sta scatenando discussioni e malumori".

Disagi, ricorda, "più o meno diffusi, come peraltro certificato anche dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha fissato un importante paletto sul rapporto tra eolico e tutela del paesaggio".

L'interrogazione "inserisce alcuni casi di raggiunta saturazione che interessano la mia regione, in particolare la provincia di Savona, ma anche tante altre aree del Paese- spiega il parlamentare.

Mi viene in mente la Sardegna, che sta di fronte alla Liguria: non vorrei che le due realtà si salutassero a suon di pale eoliche, visto che sono talmente alte che potrebbero scavalcare addirittura la Corsica".

Poi l'intervento dopo la replica del ministro: "Sottolineo l'opportunità di coinvolgere maggiormente i territori - rimarca Bruzzone- che i sindaci non si sentano esclusi.

È importante che ci sia una condivisione, non è possibile fare un impianto eolico su un Comune senza che addirittura il sindaco venga informato preventivamente".

Per i grandi impianti, ricorda, "addirittura vengono scavalcati non soltanto i sindaci, ma anche le regioni.

Ministro, le assicuro che prendere visione di questi progetti devastanti - li stiamo vivendo sul territorio della provincia di Savona- non è bello.

Non è bello vedere la costa ligure che viene deturpata, e non è piacevole da parte della politica sentirsi esclusa dalla possibilità di dare un parere su queste grandi attività di carattere industriale".

Quindi il "suggerimento" a Pichetto Fratin: "La butto lì: è vero che questo tipo di procedura è contenuta nel decreto, però sappiamo bene che c'è anche la possibilità che i decreti vengano modificati.

Quindi auspico una valutazione anche da parte del governo sulla possibilità di rivedere la legge in materia". (12.03.25)