La nostra `crisi`: il calo del potere d`acquisto e un reddito inferiore persino alla Grecia

Sono sempre piu` povere le famiglie italiane: si riduce il reddito, crolla la capacita` di spesa, si prosciuga la propensione al risparmio.

I dati diffusi dall`Istat, ripresi da Agi, segnalano che nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti e` diminuito del 2,1% nel 2012. Nell`ultimo trimestre dell`anno esso la riduzione e` stata dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,2% sul quarto trimestre del 2011. Tenuto conto dell`inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel 2012 e` diminuito del 4,8%. E ancora peggio e` andata negli ultimi tre mesi dell`anno, quando si e` ridotto dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% nei confronti dello stesso periodo del 2011. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e` risultata pari all`8,2% nel 2012, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto all`anno precedente. Si tratta del dato piu` basso dall`inizio delle serie storiche nel 1990. Nel quarto trimestre del 2012, al netto della stagionalita`, la propensione al risparmio e` pari all`8,3%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2011. La riduzione del tasso di risparmio delle famiglie consumatrici e` spiegata da una riduzione del reddito disponibile (-2,1%) piu` intensa della flessione della spesa per consumi finali (-1,6%). Male vanno anche i conti delle aziende. La quota di profitto delle societa` non finanziarie e` stata del 39% nel 2012, con una riduzione di 1,1 punti percentuali rispetto al 2011.

Confindustria non nasconde la preoccupazione. Secondo il vicepresidente Vincenzo Boccia, `lo stato dell`economia reale e` molto peggio di quel novembre e proprio per questo`, ha avvertito, `occorre una grande consapevolezza e la corresponsabilita` di tutti`. Intanto, un`indagine Bce fotografa che le famiglie italiane hanno una ricchezza media in linea con quelle tedesche e francesi ma un reddito inferiore perfino alla Grecia. In particolare, in Italia la ricchezza media pro-capite e` pari a 108.700 euro, in linea con la Spagna e di poco superiore a Francia (104.100) e Germania (95.500). Ma il nostro paese e` al nono posto tra i 15 paesi presi in considerazione (Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Finlandia) per reddito medio familiare annuo lordo: 34.344 euro contro 37.843 dell`area euro (poco piu` di 3.000 euro al mese).

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