La situazione economica del calcio europeo preoccupa Almunia

Il responsabile della concorrenza Joaquin Almunia ha affermato che la Commissione Europea «è profondamente preoccupata» per l`aumento dell`indebitamento di molti club europei di calcio.

«Una tale situazione non può continuare, le regole sugli aiuti di stato e gli obiettivi della Uefa contribuiscono a introdurre disciplina e razionalità nelle finanze» delle società. Sia Almunia che il presidente Uefa Michel Platini hanno indicato che le regole di «lealtà finanziaria nel calcio sono in linea con le regole degli aiuti di stato». 
Una nota della Commissione ricorda che i club professionisti sono presenti in molti settori: gare, acquisti, vendita e affitto dei calciatori, patrocinio, merci, accordi di diffusione, di pubblicità. «Un sostegno finanziario pubblico a questi club è quindi suscettibile di falsare la concorrenza e di avere effetti sugli scambi tra gli stati. Un tale sostegno è in via di principio incompatibile con il mercato interno e non può che essere autorizzato che a strette condizioni. Quando le finanze dei club non sono gestite in modo sano - continua la Commissione - e i club si trovano in difficoltà, le autorità possono essere tentate di accordare loro degli aiuti».
Commissione e Uefa, in una dichiarazione comune, annunciano che «coopereranno ed esamineranno i casi del trattamento fiscale dei club e del trattamento accordato ai club che beneficeranno di aiuti di salvataggio e alla ristrutturazione da parte delle autorità pubbliche». Bruxelles e Uefa sono preoccupate perchè certi club versano a breve salari esagerati ai giocatori «quando la loro situazione finanziaria non dovrebbero autorizzarli». Un tale politica è particolarmente sbagliata in una fase recessiva nel momento in cui negli stati si è sottoposti a misure di austerità. Le regole di `lealtà finanziaria` implicano che si viva in funzione dei propri messi e in situazione di equilibrio finanziario «garantendo una gestione economica prudente».
 
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