L`America è ancora dipendente dal petrolio

Gli Stati Uniti d’America sono i più grandi consumatori al mondo di petrolio, con 19.1 milioni di barili di petrolio e combustibili liquidi consumati al giorno per il 2010 (ovvero il 21,1% del totale del petrolio consumato nel mondo). Nel 2010 il paese a stelle e strisce ha prodotto 5,5 milioni di barili di petrolio al giorno, ma la dipendenza verso l’estero non è di 13,6 milioni di barili al giorno (la differenza fra petrolio consumato e petrolio prodotto), a causa della naturale espansione che avviene al petrolio nel processo di raffinazione.

L`America è ancora dipendente dal petrolio

A questo occorre aggiungere il gas naturale che si trova in forma liquida quando avviene l’estrazione del petrolio e gli altri combustibili liquidi succedanei del petrolio, fra cui i bio-combustibili. Insieme, gli altri combustibili liquidi ed il petrolio “espanso”- derivante dai processi di raffinazione - permettono di avere altri 4,2 milioni di barili al giorno (per il 2010) da aggiungere ai 5,5 milioni di barili che ogni giorno vengono estratti negli Usa.

Le importazioni nette di petrolio degli Usa per il 2010, ammontano a 9,4 milioni di barili al giorno (11,8 milioni di barili al giorno importati e 2,3 esportati), ovvero il 49% del totale -che rappresenta quanto la prima economia al mondo è dipendente dal petrolio estero. Del petrolio importato, il 49% proviene dal continente americano nel suo insieme (Sud, Centro e Nord America, compresi i paesi caraibici) il 23% dall’Africa ed il 18% dal Golfo Persico. Il Canada è il principale fornitore di petrolio per gli Stati Uniti col 25% del totale del petrolio importato che proviene dal vicino nordamericano, seguito dall’Arabia Saudita (12%), la Nigeria (11%), il Venezuela (10%) ed il Messico (9%).

La dipendenza degli Usa dal petrolio estero ha raggiunto un picco nel 2005 (quando il paese dipendeva per il 60,3% dal petrolio estero), ma poi è iniziata a calare, aiutata anche dalla difficile crisi finanziaria del 2008, che ha portato il paese a diminuire i propri consumi (in particolare nel settore industriale). Ad una minor dipendenza dal petrolio estero hanno contribuito anche l’utilizzo sempre più massiccio dei bio-carburanti e la scoperta di nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale (in particolar modo di gas non convenzionale “shale-gas”).

Secondo la U.S. Energy Information Administration, nel 2035 gli Usa consumeranno 21,5 milioni di barili di petrolio al giorno (rispetto ai 19,1 del 2010). Il grosso dell’aumento arriverà –secondo l’EIA- dal settore dei trasporti, i cui consumi passeranno da 13,74 milioni di barili per il 2010 a 16,10 per il 2035. Rimarranno invece stabili i consumi di petrolio da parte del settore industriale, civile e della generazione elettrica.

Gli Stati Uniti continueranno a dipendere dal petrolio estero, anche alla luce del fatto che il paese ha già attinto molto dalle riserve interne. La propria posizione è però molto migliorata a causa delle scoperte fatte nel settore del gas non convenzionale e per il massiccio utilizzo dei bio-carburanti.

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