L`Eurozona, una questione di fiducia

L`Eurozona ha ``fiducia`` che un accordo sul salvataggio delle banche cipriote puo` essere raggiunto ``in tempi rapidi``, possibilmente gia` per fine marzo come tutti auspicano.

L`Eurozona, una questione di fiducia

E` la principale delle conclusione del vertice dell`Eurogruppo, chiamato a discutere vari temi senza produrre decisioni definitive. Una riunione, quella di oggi, servita per prepare il terreno a decisioni future. I diciassette hanno percio` ascoltato il nuovo interlocutore cipriota, il neo-ministro delle Finanze, Michalis Sarris. A lui sono state chieste informazioni sulla situazione in atto nel paese dopo le elezioni presidenziali e sul programma politico della nuova amministrazione. Un colloquio ``utile`` e costruttivo, tanto da indurre il presidente dell`Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, a definirsi ``fiducioso per una rapida conclusione delle negoziazioni e la firme di un memorandum``. Per Cipro c`e` il problema del riciclaggio di denaro: dettagli al momento non se ne forniscono, ma nella bozza di protocollo da sottoporre all`attenzione di Cipro c`e` quello sembrerebbe farsi strada l`ipotesi di un`agenzia privata di controllo. ``Mi sembra si discuta di un accordo per una compagnia privata``, ammette Dijsselbloem. Altro interlocutore, d`eccezione, e` stato il ministro dell`Economia, Vittorio Grilli. L`Italia non era all`ordine del giorno e ``non si e` parlato della situazione italiana``, mette in chiaro il presidente dell`Eurogruppo. Pero` ``il nostro collega Grilli ci ha informati``. Alla fine, anche se per poco, di Italia si e` parlato.

Qualche preoccupazione c`e`, lo hanno dimostrato alcuni ministri degli Stati membri prima dei lavori. Maria Fekter (Austria) sostiene che l`Italia ``deve ripristinare una situazione politica stabile``, Yutta Urpilainen (Finlandia) pensa alle ``conseguenze per l`intera Eurozona`` di un`eventuale crisi politica italiana. Dijsselbloem mostra piu` ottimismo. ``Qualsiasi governo - sostiene a fine lavori - contribuira` alla stabilita`, e gli accordi raggiunti sul modo di fronteggiare la crisi Eurozona saranno seguiti da tutti``. Cio` perche` ``ciascuno deve rispondere alle responsabilita` che ognuno di noi ha``. Risultati importanti potrebbero essere raggiunti per Irlanda e Portogallo. Il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, conferma che la Troika (Commissione europea-Banca centrale europea-Fondo monetario internazionale) sta lavorando per definire le condizioni per un allungamento delle scadenze per ripagare i prestiti ottenuti da Irlanda e Portogallo. I due paesi stanno attuando pienamente i programmi concordati ``nonostante le circostanze difficili dell`economia``. Per tutti, l`invito e` di continuare con le riforme. Un invito valido anche per la Grecia, di cui l`Eurogruppo e` ``soddisfatto`` per come sta mantenendo gli impegni e per ``la strategia fiscale di medio periodo``. Ad Atene si chiede percio` di continuare a ``rispettare in pieno tutti gli impegni`` sottoscritti, ``precondizione per l`esborso dell`ulteriore sotto tranche di aiuti di 2,8 miliardi`` a marzo. Si e` discusso, infine, anche di ricapitalizzazione diretta della banche da parte del fondo salva-stati Esm. Si e` parlato di elegibilita` (vale a dire dei requisiti necessari per ricevere assistenza) e di retroattivita` (se e come intervenire su crisi bancarie iniziate prima dell`entrata in vigore del meccanismo unico di vigilanza bancaria). ``Sono stati fatti progressi su entrambi i temi, e questo - spiega Dijsselbloem - permette di continuare a lavorarci`` a livello tecnico con il gruppo di lavoro dell`Eurogruppo, lo Euro working group.

``