L`ondata dei fallimenti, specie in Lombardia

Cresce il numero di imprese fallite in Italia e la Lombardia è la regione con il maggior numero di fallimenti, alla luce di 2.613 procedure concorsuali rilevate da gennaio a dicembre 2011. È quanto emerge dall`analisi dei fallimenti in Italia realizzata da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nella business information.

Seguono, con meno della metà di casi, Lazio e Veneto rispettivamente con 1.215 e 1.122 fallimenti. Più distanti Campania (1.008), Emilia Romagna (899), Toscana (857), Piemonte (843) e Sicilia (601). In coda alla classifica troviamo la Valle d`Aosta con solo 9 fallimenti. Il numero di fallimenti in Lombardia ha segnato negli ultimi anni una continua crescita. Nell`anno appena trascorso si è assistito a un aumento del +6,4% di serrande abbassate rispetto al 2010 e del +29,5% rispetto al 2009. Si è passati dai 2.017 casi del 2009 ai 2.454 del 2010, fino ai 2.613 del 2011. Nell`anno appena concluso in Italia si sono registrati 11.707 fallimenti, con una crescita del +4% rispetto agli 11.289 casi del 2010 ma un ben più preoccupante +25% rispetto ai 9.383 casi del 2009, quando la crisi economica aveva già cominciato a manifestarsi. Nel quarto trimestre 2011, in particolare, i fallimenti sono stati 3.313, in crescita rispetto ai primi 3 trimestri dell`anno quando i casi rilevati erano stati rispettivamente 2.908 (a fine marzo), 3.301 (a fine giugno) e 2.185 a fine settembre.

Sono quelli dell`edilizia e del commercio i settori in cui si concentrano maggiormente i fallimenti nel 2011. Il più colpito è risultato essere il comparto della «costruzione di edifici» (1.378), seguito da commercio all`ingrosso di beni durevoli (917), installatori (916), servizi commerciali (702), commercio all`ingrosso di beni non durevoli (650). Secondo l`analisi un numero elevato di fallimenti ha coinvolto anche imprese del settore immobiliare (479 casi), dell`industria manufatti in metalli (459), dei trasporti e servizi merci su gomma (451), ma anche ristoranti e bar (446). «Il quadro che emerge dall`osservazione di questi dati -afferma Marco Preti, amministratore delegato di Cribis D&B- fornisce una ulteriore conferma del momento di estrema difficoltà che stanno vivendo le imprese italiane. Gli avvenimenti che hanno contraddistinto il secondo semestre 2011 hanno peggiorato ulteriormente uno stato di salute di molte imprese, già minato da una crisi economica che perdura ormai da oltre 3 anni».

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