Meno feste per far crescere il Pil

Spunta l`ipotesi di un accorpamento delle festivita` con l`obiettivo di far crescere il Pil. L`idea viene confermata in ambienti governativi e potrebbe essere esaminata nel prossimo cdm dopo il parere di quattro ministeri chiave. Il tema e` stato affrontato anche dal governo Berlusconi, lo scorso anno, e dopo una serie di valutazioni furono prese alcune decisioni, come ad esempio quella di far restare il 29 giugno un giorno di festa per i romani che celebrano i loro patroni, San Pietro e San Paolo.

La Festivita` rientra infatti tra quelle che sono oggetto di accordi con la Santa Sede, come, per esempio il 25 dicembre, Natale, o il 15 agosto, l`Assunzione. Per tutti gli altri patroni si e` aperta invece la via del decreto. Ogni Comune ha il suo e a volte, come il caso di Roma, sono anche piu` di uno. Per le feste patronali ``rilevanti e non accorpabili`` alla domenica ``si porra` il problema di un decreto, ma in ogni caso riguardera` solo il territorio con un effetto minimo sul Pil``, aveva spiegato lo scorso anno il ministro dell`Economia Giulio Tremonti. Da qui i tanti dubbi su come muoversi in un terreno tanto complicato. Trasferire alla normale domenica le celebrazioni di Sant`Ambrogio che i milanesi celebrano il 7 dicembre? Oppure chiedere ai napoletani di prendere un giorno di ferie il 19 settembre per partecipare alla processione della festa di San Gennaro e assistere ai riti sulla reliquia di sangue per vedere se si scioglie? Stesso discorso vale per il 25 aprile. Non solo e` la festa della liberazione, festa laica e dunque eliminata, ma a Venezia, e anche a Latina, e` San Marco, con le varie celebrazioni patronali. E cosi` e` a Catania il 5 febbraio per Sant`Agata o il 4 settembre a Viterbo per Santa Rosa.

Per non parlare del nostro Babbo Natale, che in realta` e` San Nicola e che a Bari, ma anche a Sassari, si festeggia il 6 dicembre. Le festivita` dei mille campanili d`Italia sono particolarmente sentite e nelle Finanziarie di anni e anni fa c`era la corsa all`emendamento del deputato o senatore di turno per finanziare una pro-loco o proprio una festa patronale. Non esente neanche l`ultima legge mancia: tra i 63 micro-interventi figurava anche un fondo per la Festa dei ceri che si fa il 15 maggio a Gubbio proprio nell`ambito delle celebrazioni per il Santo patrono, sant`Ubaldo. Ci riprova il governo Monti a razionalizzare la giungla delle festivita`. Di questa ipotesi si e` discusso durante il preconsiglio stamane. Il sottosegretario Antonio Catricala` avrebbe chiesto ai tecnici dei minsiteri di presentare un parere in modo che il provvedimento possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri gia` questo venerdi`. Non si conoscono ancora i dettagli del testo.Tuttavia, alcune settimane fa il sottosegretario Gianfranco Polillo aveva sottolineato che ridurre il numero di giorni non lavorati di una settimana avrebbe portato all`aumento del pil di un punto percentuale.

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