MERCATI AUTOALIMENTATI DALLO SHORT

MERCATI AUTOALIMENTATI DALLO SHORT

Milano, 7 maggio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari

In effetti tutti  i mercati paiono andare non più in là  di una settimana...massimo due.

Questa settimana hanno toccato, soprattutto in Europa, anche minimi più bassi dei precedenti, ma poi non sono riusciti, sul finire di settimana, non solo ad arrivare ai massimi relativi, ma men che meno, toccare o superare i massimi assoluti, per lo meno degli ultimi 12 mesi. 
Che sia un segnale di perdita di forza?!
Noi crediamo' e da tempo, che il mercato toro sia arrivato al capolinea, e che questi movimenti, ai più indecifrabili, siano dovuti in gran parte a ricoperture frettolose  degli shortisti, concentrate sui soliti importanti titoli che fanno indice e quindi mercato.
Noi pensiamo, limitandoci alla nuova settimana e superate le riunioni FED e BCE, che i mercati non continueranno inanellando altre sedute positive e tecniche, anzi prevediamo uno scarico dell' ipercomprato di breve, tenendo presente l' eccesso di euforia dell' ultima seduta della scorsa settimana.
Infatti sopratutto per l'Europa, ci sarebbe dovuta essere una frenata ed un mercato riflessivo, allo scellerato comportamento della BCE, con un ulteriore aumento dei tassi, per fortuna di solo lo 0,25%.

Qui come detto hanno fatto buon gioco le posizioni chiuse, per il momento, portando a casa, intanto un buon profitto.
FTSE MIB 
Qui appunto, è ancora più evidente il comportamento del nostro  future Giugno ed ormai il più attendibile Settembre, che in una settimana, non solo è ritornato al punto di partenza di fine Aprile, ma che ha perso poco meno di un migliaio di punti, passando appunto dai 27200/300 ai poco più di 26000 per poi ritornare sui suoi passi, con il solo forte recupero sulle ben mirate Blue chip, come Intesa, UnicreditENI, e Telecom.
Qui sarà da lunedì, molto più evidente lo stop e lo storno di detti titoli, che favoriranno ed influenzeranno il nostro listino e future.
Dovremmo quindi ritornare e rompere i suddetti importanti supporti di 26200/300 ed appoggiarci su quelli successivi, posti in area 25800/900.
Unicredit&Intesa
Non possiamo che confermare che i suddetti due titoli complici assieme a Telecom ed ENI, quest' ultimo influenzato anche dal rimbalzo del petrolio, dell' anomalo rimbalzo di giovedì e soprattutto di venerdì, non potranno far altro che bloccarsi ai livelli raggiunti  rispettivamente di19 e 2,45 o meglio stornare verso i 18 / 18,20 e 2,30/2,35. Questo come minimo e per una proiezione a una settimana.
Iveco&Pirelli
Piu' contrastati e sui massimi entrambi, ma poco significativi ed incidenti sul nostro indice e future.
Li possiamo rivedere rispettivamente in area 7/7,20 per Iveco e 4,40/50 per Pirelli.
Un eventuale ripresa sara', comunque, piu' graduale e senza eccessivi strappi.
Giudizio finale e globale su questi 5 titoli e' comunque quello di astenersi fino al raggiungimento dei minimi segnalati nelle precedenti, con una considerazione legata alla vulnerabilità molto alta dei primi tre ed una piu' progressività di Iveco e Pirelli.
Questi ultimi sono da preferire ber il breve termine ed i primi tre per il medio termine e con una certa prudenza accompagnata da adeguata copertura con opzioni, peraltro molto liquide.