MERCATO ROSSO E RECESSIONE. VANTAGGI PER LE BANCHE

MERCATO ROSSO E RECESSIONE. VANTAGGI PER LE BANCHE

Redazione, 16 dicembre 2022.

La politica delle Banche Centrali sta mettendo a dura prova i mercati e le economie e l'incremento continuo dei tassi, adottato per rincorrere l'inflazione, non piace nè agli uni, nè alle altre.

Anche ieri, le azioni sono scese e il dollaro si è apprezzato.

L'S&P 500 è sceso di oltre il 2%, chiudendo al livello più basso registrato da un mese a questa parte.

Le perdite del Nasdaq 100, sui titoli ad alto contenuto tecnologico, hanno superato il 3%.

Anche in Europa, il mercato azionario  ha  chiuso in ribasso dopo la revisione al rialzo delle proiezioni di inflazione del 2024 da parte della Banca Centrale Europea.

Charlie McElligott, stratega cross-asset di Nomura Securities International, ritiene che i consulenti per il trading di materie prime  nel mercato dei futures, si siano indirizzati verso le vendite al crollo dello S&P 500.

Per contro, se ci sarà una recessione negli Stati Uniti, secondo Mike Mayo (autore di Exile on Wall Street, oratore e collaboratore di CNBC, Bloomberg e altri media), saranno i bancari a goderne.

Nonostante una leggera flessione, le banche potrebbero registrare il loro anno migliore degli ultimi tre decenni, grazie al fatto che  tassi di interesse più elevati sostengono e spingono  i loro profitti.

In questa sua ipotesi, potrebbe trovarsi la risposta all'incomprensibile atteggiamento delle Banche Centrali che, come noto, sono entità private di proprietà di banche altrettanto private.

Mayo si spinge oltre, affermando che gli istituti di credito affrontano minori rischi di credito grazie alle riforme introdotte dopo la crisi finanziaria del 2008.

In una nota che ha trasmesso ai suoi clienti, Mayo riferisce  che "le banche si sono preparate per questo momento da oltre un decennio".