MIO, ASSOCIAZIONE DI RISTORATORI ITALIANI CHIEDE IL RISARCIMENTO DEL DANNO AL MINISTERO DELLA SALUTE CINESE .

MIO, ASSOCIAZIONE DI RISTORATORI ITALIANI CHIEDE IL RISARCIMENTO DEL DANNO AL MINISTERO DELLA SALUTE CINESE .

Redazione, 13 dicembre 2021.

Ci sono sempre stati i casi che hanno visto Davide vincere su Golia.

Speriamo che MIO possa vedere la stessa sorte benevola.

Perchè, ormai, è noto che la Cina aveva preferito tacere a lungo, sul Covid, lasciando che, nel mentre, il mondo intero si infettasse, esposto a tutte le conseguenze surreali che stiamo vivendo da due anni!

Un'asscociazione, della ristorazione italiana, MIO,  ha citato in giudizio il Ministero della Salute cinese, chiedendo i danni.

E potrebbero seguire molti altri, in tutto il pianeta.

Musicisti, attori, organizzatori di fiere, albergatori, negozianti vari, agenti di commercio, organizzatori di eventi, agenzie di viaggio, compagnie aeree, insomma, un elenco lunghissimo di persone e/o aziende coinvolte e travolte dallo tsunami Covid.

E milioni di lavoratori che hanno perso il lavoro o che, per lavorare, devono pagarsi il tampone sostenendo un costo che decurta lo stipendio senza appello.

L'associazione si chiama MIO (Movimento delle Imprese per l'Ospitalità) che vede Paolo Bainchini alla presidenza.

Dal 2020, MIO  tutela gli interessi del settore ristorazione e più in generale dell' ospitalità, che ha subito ingentissimi danni a causa della pandemia.

MIO ha trascinato innanzi al  Tribunale di Viterbo  il Ministero della Salute della Repubblica Popolare Cinese con la difesa dell'avvocato Vignola.

La ragione esposta al tribunale:  la Cina ha allertato troppo tardi le autorità sanitarie mondiali, ciò che non ha consentito di assumere misure di sicurezza adeguate al contenimento del virus. Questo ha determinato la diffusione del Covid, sino a generare la pandemia, che a cascata ha cagionato un danno economico poderosissimo al settore ospitalità. Dunque se la Cina avesse avvertito tempestivamente l’OMS, si sarebbe potuto contenere e confinare il virus nelle regioni di provenienza e aver colpevolmente e consapevolmente omesso di allertare le autorità competenti ha portato al dilagare del Sars – Cov 2, con ogni conseguenza in campo economico.

Il testo, tradotto diligentemente in lingua cinese, è stato notoficato al Ministero a Pechino.

Da Pechino, nessuna costituzione in giudizio ma un provvedimento in sede diplomatica indirizzato al nostro Ministero della Giustizia che, in sintesi, denuncia una "violazione di sovranità". come dire non rompeteci le palle in casa nostra.

MIO non si spaventa e pretende che il nostro giudice rinvii la causa dichiarando contumace il Governo cinese.

Arditi  !

A Viterbo il giudice, per niente impressionato anche lui, rinvia, segue il codice di rito, rileva che la notifica si è correttamente perfezionata e va avanti.

Aspettiamo di vedere il seguito ed anche di sapere se questo esempio di grande coraggio possa avere effetti di contagio in Italia e fuori.