Obama-Romney, sotto la lente l`economia

Hanno continuato a sostenere Obama i grandi gestori miliardari come George Soros, ma gran parte del mondo della finanza americana teme la scure che Obama potrebbe usare su Wall Street in caso di vittoria. A cominciare dalla legge Frank-Dodd finora rimasta al palo per la strenua opposizione delle lobby di Wall Street. Soprattutto si teme il rialzo fiscale che potrebbe scattare a gennaio: l`aumento dal 15% al 20% delle imposte sul capital gain; il prelievo del 3,8% sui redditi da investimenti per finanziare la riforma sanitaria e la tassazione dei dividendi non più del 15% ma come reddito con una punta massima del 39,68% per le fasce più alte di contribuenti.

Obama-Romney, sotto la lente l`economia

L`Obamacare - la riforma sanitaria di Obama - piace invece al settore privato della sanità che si aspetta un aumento nel numero degli assicurati tanto che il maggiore rialzo in borsa (+140% negli ultimi quattro anni) è stato ottenuto da United-Health, il principale gruppo del settore. Altro tema è la green policy di Obama dove si punta allo sviluppo del clean-tech. Sono previsti nuovi incentivi per le fonti alternative di energia mentre c`è grande attesa sulla promessa di Obama di punire (disincentivare) le aziende che offrono posti di lavoro all`estero a scapito del mercato interno.

Un obiettivo che porta come corollario il rientro dei profitti dall`estero, per ridurre il debito pubblico Usa, specie da parte di colossi come Apple. Viceversa Romney ha promesso di contrastare la riforma Dodd-Frank e di alleggerire gli oneri burocratici sulle aziende riformando la legge Sarbanes-Oxley del 2002. Musica per gli operatori di Wall Street che si aspettano una pressione fiscale invariata sul capital gain e un abbassamento delle tasse federali sugli utili aziendali dal 35% al 25%. Anche la politica monetaria è un tema controverso tanto che Romney ha già anticipato in caso di vittoria che non intende confermare il presidente della Fed Bernanke (fu nominato da Bush). Nel mirino del candidato repubblicano anche la riforma sanitaria di Obama ritenuta una causa di aumento del debito pubblico.

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