Operatori Finanziari in Piazza, la location

Per fare da cornice all’incontro tra operatori finanziari e investitori (ricordiamo che Operatori Finanziari in Piazza si svolgerà il 14-15-16 settembre 2012), AssoFinance ha pensato ad un’arena pubblica idonea a conciliare il dialogo.

Operatori Finanziari in Piazza, la location

La location prescelta è Salice Terme, frazione del comune di Godiasco: la più importante stazione turistica e termale della provincia di Pavia, conosciuta sin dagli antichi Romani per le proprietà curative ed estetiche delle sue acque sulfuree, tra le più ricche in idrogeno solforato d’Italia, e dei suoi fanghi.

Situata nel cuore dell’Oltrepò Pavese, ai piedi dell’Appennino, questa ridente località è stata selezionata per la rilassante cornice naturalistica che offre ai visitatori unita alla felice ubicazione geografica: crocevia di autostrade dei principali centri del nord-ovest d’Italia.

Terme di Salice

Le Terme di Salice, situate a Salice Terme, nel 2002, hanno festeggiato un secolo di attività. Il patrimonio idrominerale di questo centro consta di due tipi di acque termali, le acque sulfuree e quelle salsobromoiodiche. Le acque sulfuree presentano una concentrazione di idrogeno solforato tale da assicurare efficacia terapeutica, soprattutto per le patologie respiratorie e dermatologiche. Le acque salsobromojodiche invece si collocano tra quelle naturalmente efficaci e sono particolarmente indicate per le patologie artroreumatiche. Accanto ai reparti curativi, le Terme offrono oggi un gamma di trattamenti finalizzati al benessere psico fisico, in grado quindi di soddisfare le esigenze di una clientela più giovane, non affetta da problematiche di carattere medico ma desiderosa semplicemente di passare qualche ora in completo relax.

Le Terme di Salice traggono nome e fama dall’antichissima Fonte Sales, da cui sgorga acqua termale salsobomoiodica, che è tuttora viva ed attiva. Le acque salse, che dalla fonte derivavano, creavano delle efflorescenze saline rossastre sul terreno. Per questa particolarità, la località venne indicata dagli antichi romani con il nome di “Locum Salis”, poi diventato Sales, da cui si arrivò al nome Salice, molto simile ai precedenti per ragioni fonetiche. Le Terme di Salice nacquero in ragione delle proprietà benefiche e curative delle acque della fonte Sales, conosciute e sfruttate all’epoca romana, come ne fanno fede la particolare struttura del pozzo ed i resti di anfore e monete trovate anche nelle vicinanze. Già allora le terme erano frequentatissime e attrezzate, in grado di fornire le prestazioni che ancora oggi il centro offre. Le Terme in età romana erano frequentate da tutte le genti delle colonie circostanti; una leggenda narra che lo stesso Giulio Cesare vi abbia fatto tappa e trascorso alcuni giorni per curarsi alcune malattie della pelle di ritorno da una delle sue spedizioni galliche.

Per oltre dieci secoli, le popolazioni locali dovettero fare i conti con calamità naturali fino al dominio di Casa Savoia, che diede nuova tranquillità al centro. Si riscoprì l’importanza dell’acqua termale, sapientemente sfruttata da una fitta rete di canalizzazioni, che ha permesso di tornare a coltivare la terra. Nello stesso periodo, per merito del pavese Dottor Ernesto Brugnatelli, vennero riportate in auge le due più antiche fonti termali, quella salsobromojodica e quella sulfurea. Questa nuova impostazione è quella che ha permesso al centro di assumere un ruolo propulsore per l’economia locale. La notizia del reperimento di acque con composizione terapeutica coinvolse il dottor Ernesto Stoppani, di origine milanese, che nel giro di un paio d’anni, si adoperò per la costruzione del primo stabilimento per le cure di Salice ed all’erezione della prima ala del Grand Hotel. Lo stesso dottore diventò il principale azionista della società che, però ben presto fu messa all’asta. Le aste andarono completamente deserte; fu allora che il dottor Stoppani, principale azionista della medesima società, decise di liquidare i soci, diventando di diritto unico proprietario dei pozzi, delle concessioni minerarie, delle attrezzature di cura e di altri luoghi di Salice, tra cui i 20 ettari di superficie di quello che sarebbe diventato un parco. A lui il merito anche della realizzazione delle prime due ali del Grand Hotel, del Teatro delle Terme, del Caffè delle Terme e di un impianto di canalizzazione delle acque. Le realizzazioni e le iniziative del dottor Stoppani finirono per richiamare a Salice numerose persone delle più diverse estrazioni sociali, sia politici che famiglie di aristocratici, tutti accomunati dalla volontà di guarire dai loro malanni. Non erano mancate le offerte di collaborazione provenienti da illustri personalità scientifiche che frequentavano Salice ed il Grand Hotel. Tutto ciò portò alla costituzione della “Società Anonima delle Terme di Salice”, ufficialmente costituita nel dicembre del 1901. Notevole importanza venne data alla parte sanitaria, tanto da nominare immediatamente Direttore Sanitario il dottor Eugenio Diviani, che per oltre trentenni legherà il suo nome a Salice e sarà promotore dello sviluppo di questa stazione termale. Tra le prime iniziative della neo costituita società ci fu la volontà di arricchire il patrimonio idrominerale, aggiungendo nuovi pozzi. Nel giro di una decina d’anni, gli stabilimenti termali di Voghera e Rivanazzano scomparvero soppiantati dal nuovo e meglio organizzato centro, che dalla sua aveva anche un clima ed un ambiente più consono ad un soggiorno di cura. Inoltre a Salice mancavano strutture ricettive in grado ospitare i clienti; così dal 1902 partì la costruzione di uno stabilimento in grado di soddisfare il preventivato aumento delle richieste di cura. La nuova costruzione, di stile pompeiano, aveva un piano rialzato comprendente due reparti, per dividere gli uomini e le donne per i bagni salsobromojodici, mentre in quello inferiore i reparti per le fangature ed i bagni solforosi. Il completamento dei reparti di cura si ebbe nel 1913: da allora Salice iniziò una continua ascesa verso una posizione di prestigio che raggiunse negli anni ’30, complice il nuovo stabilimento e le qualità terapeutiche delle acque utilizzate.

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