Ora Fitch taglia anche il Sushi

L`agenzia Fitch ha annunciato un taglio al rating del Giappone che scende da AA ad A+ con outlook negativo.

Come spiega Andrew Colquhoun, responsabile dei rating sovrani Asia-Pacifico, tali manovre «riflettono i rischi crescenti sul profilo di credito sovrano del Giappone frutto dell`elevato e crescente rapporto» fra debito pubblico e Pil, che entro la fine dell`anno potrebbe toccare il 239%, il 61% in più rispetto all`inizio della crisi globale.

Fitch sottolinea come il piano di consolidamento fiscale preparato da Tokyo sia troppo «lento» visto che prevede un calo del rapporto debito/Pil solo a partire dal 2021. Il punto cruciale, peraltro, è l`aumento dell`Iva sui beni di consumo dal 5 al 10%, ma dovrebbe entrare in vigore solo nell`anno fiscale 2015. A favore del Giappone comunque gioca l`eccezionale flessibilità di finanziamento del debito sovrano, che vanta anche bassi tassi nominali, e la grande quantità di risparmio privato, che continua a investire nei titoli domestici. Nel lungo termine, il paese deve però fare i conti, conclude l`agenzia, «con la debolezza strutturale data dal suo profilo demografico con un calo della popolazione attiva che va avanti dalla metà degli anni Novanta, mentre l`invecchiamento aggiunge ogni anno un peso pari a circa lo 0,2% del Pil sui conti della sicurezza sociale».

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