PELOSI SFRUGUGLIA A TAIWAN MENTRE IL TEXAS LAVORA PER L'INDIPENDENZA DAGLI USA COME ALTRI 4 STATI...

PELOSI SFRUGUGLIA A TAIWAN  MENTRE IL TEXAS LAVORA PER L'INDIPENDENZA DAGLI USA COME ALTRI 4 STATI...

Redazione, 3 agosto 2022.

Nancy Pelosi (26 marzo 1940), è a zonzo per esportare democrazia, in casa d'altri, in perfetto stile americano.

La Cina ha espresso il suo forte disappunto minacciando reazioni e anticipando prove di forza militari, nei cieli e sulle coste di Taiwan.

Hua Chunying, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha commentato:

Anche se affermano che gli Stati Uniti non possono resistere agli affari della Cina, restano inerti sul proprio problema dei diritti umani, sui problemi interni crivellati e sul benessere della propria gente.

Ciò che dice Hua Chunying è fondato, tant'è che gli USA hanno gravi problemi interni e rischiano di perdere pezzi con almeno cinque stati che aspirano all'indipendenza da Whasghinton: il Vermont, la California, il New Hampshire, le Hawaii, il Texas.

Tra questi, il Texas è, al momento,  il più determinato.

Lo scontro con Washington si era visto anche sul piano culturale quando la Corte Suprema americana, assente un giudice (morto e non sostituito) aveva visto pendere, forzatamente,  la bilancia verso il diritto all'aborto contro il parere del Texas.

Il Texas ha la ferma intenzione di uscire dagli USA.

Il Movimento Nazionalista del Texas ha lanciato una campagna che ha già raccolto 260mila firme.

I parlamentari repubblicani dello stato del Texas chiedono che nel 2023 si tenga un referendum per  l’indipendenza dello stato dal Paese nordamericano.

Gli Stati Uniti D' America non sono più così Uniti grazie alla Democrazia che esportano ma non importano.

Si sta diffondendo la volontà di autogestirsi senza più la forte ingerenza di Washington che inizia a pesare e ad essere rifiutata.

La richiesta di consentire ai texani di votare sulla questione nel 2023 è stata una delle tante misure adottate nella piattaforma del partito del GOP del Texas durante la convenzione statale del giugno 2022, a Houston.

Alla sezione intitolata "Stato sovranità", la piattaforma afferma: "Ai sensi dell'articolo 1, sezione 1, della Costituzione del Texas, il governo federale ha pregiudicato il nostro diritto all'autogoverno locale.

Pertanto, la legislazione federale che viola il 10° I diritti di emendamento del Texas dovrebbero essere ignorati, contrastati, rifiutati e annullati.

Il 2023 è prossimo.

Il Vermont, "la repubblica riluttante", registra un  gruppo indipendentista che è stato fondato nel 2003 dal professore Thomas Naylor.

Naylor, accusa gli USA di essere un governo centralista, antidemocratico, intrusivo e irresponsabile dei bisogni delle piccole comunità.

Chissà cosa ne pensa Nancy Pelosi....

Nel New Hampshire, le manifestazioni per l' indipendenza si sono moltiplicate negli anni e gli attivisti sostengono: Ci trattano come una colonia e Vogliamo lasciare Washington.

In California ci sono  due i partiti  che spingono per l'indipendenza.

Secondo questi, la California è un grande mondo a parte che funzionerebbe meglio se fosse indipendente dagli USA.

Il gruppo California Freedom Initiative ha già scritto la Dichiarazione di Indipendenza californiana.

Anche alle Hawaii si coltiva il sogno  di abbandonare Washington.

Secondo Francis Boyle, docente di Diritto Internazionale all'Universita' dell'Illinois, l'annessione delle Hawaii da parte degli USA era stato un fatto "giuridicamente illegale" in quanto mancante della ratifica di due trattati di annessione da parte del Congresso come richiesto dalla Costituzione.

I nativi delle Isole Hawaii hanno reclamato l'indipendenza dagli Stati Uniti e denunciato,  nel centenario dell'annessione (1998), l'illegalita' di questo atto.

Il Regno delle Hawaii, riconosciuto nel 1826 dall' America e nel 1843 da Francia e Gran Bretagna, fu aggredito e rovesciato con le armi nel 1893, da diplomatici e affaristi americani sostenuti  dall'esercito degli Stati Uniti e "annesso" quale "Territorio dell'Unione" nel 1898, in barba alla Democrazia.

La Brexit ha ridato fiato e forza a queste voci indipendentiste.

Cinque stati USA come Taiwan, vogliono l'indipendenza e l'autogestione.

La Cina, anzichè "punire" la sua Taiwan, generando effetti che la allontanerebbero dai suoi propositi, potrebbe sfrugugliare, anch'essa, nelle aree USA, sostenendo le forze indipendentiste per il trionfo della Democrazia in quelle terre, per quelle genti, come Pelosi a Taiwan.

Dagli USA si può imparare e copiare così che imparino anche loro.

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