Poco dopo l'attacco subito, Ali Khamenei: Israele affronterà un destino “amaro e doloroso”
Giannina Puddu,13 giugno 2025.
Benjamin Netanyahu si è incaricato di attaccare l'Iran a pochi giorni dall'incontro organizzato da Whashington per trattare.
Netanyahu ha motivato la sua azione dicendo che gli attacchi di stamattina servono a danneggiare le infrastrutture nucleari e le fabbriche di missili balistici dell'Iran.
Da Teheran, il leader iraniano Ali Khamenei ha previsto, in reazione per Israele, un destino “amaro e doloroso”, aggiungendo che "Per volontà di Dio, la mano potente delle Forze Armate della Repubblica Islamica non lascerà che Israele resti impunito".
L'agenzia di stampa iraniana Fars, ha smentito le notizie israeliane secondo cui Teheran avrebbe lanciato droni verso Israele e che Israele avrebbe abbattuto.
Per Trump, che non ama le guerre e preferisce trattare per gli affari, una nuova e pesante seccatura.
Intanto, ha escluso il coinvolgimento americano nell'attacco, affermando che spera che, comunque, il suo confronto con Teheran produca i frutti sperati.
Ha scritto su Truth: "Due mesi fa ho dato all'Iran un ultimatum di 60 giorni per 'raggiungere un accordo'".
"Avrebbero dovuto farlo!
Oggi è il 61° giorno... Ora hanno, forse, una seconda possibilità!"
Oppure gli sarà passata la voglia di trattare, come supposto dal senatore democratico Chris Murphy che ha fatto un commento che ha una sua logica: gli attacchi israeliani sono "chiaramente volti a mandare all'aria" la diplomazia dell'amministrazione Trump con l'Iran creando le condizioni per cui la trattativa sia annullata o che si apra con scarse probabilità di successo.
Gli USA hanno annunciato che saranno al fianco di Israele per la sua difesa nel caso di attacchi iraniani.
Forte preoccupazione per i militari americani presenti nei territori israeliani e per i quali, il Segretario di Stato americano Mark Rubio ha confermato che gli Stati Uniti non sono coinvolti nell'operazione e ha detto: "Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense".
La "temperatura" globale era già alta e così è diventata rovente.
Aljazeera ha elencato gli obiettivi che sarebbero stati colpiti da Israele in Iran:
- La capitale, Teheran, e i siti militari nelle zone circostanti.
- La città di Natanz, dove sono state segnalate esplosioni nel principale impianto di arricchimento dell'uranio.
- La città di Tabriz, dove sono state segnalate esplosioni nei pressi di un centro di ricerca nucleare e di due basi militari.
- La città di Isfahan, a sud di Teheran.
- La città di Arak, a sud-ovest di Teheran.
- La città di Kermanshah, a ovest di Teheran, dove è stata colpita una struttura sotterranea che custodiva missili balistici, nei pressi del confine iracheno.
L'esercito israeliano ha allungato l'elenco sostenendo di aver danneggiato le strutture sotterranee del sito di arricchimento dell'uranio di Natan, una sala di arricchimento a più piani con centrifughe, locali elettrici e ulteriori infrastrutture di supporto.
Uccisi scienziati e militari di alto rango.
Secondo il quotidiano iraniano Nournews, 78 persone sono state uccise e 329 ferite negli attacchi israeliani contro aree residenziali di Teheran.
L'Iran aveva appena subito una censura dall'Organismo di controllo atomico dell'ONU per non aver rispettato il divieto di sviluppare un'arma nucleare.
Difficile capire perché questo "privilegio" sia solo di alcuni Stati...
Il portavoce militare israeliano, generale di brigata Effie Defrin, ha detto alla stampa che agli attacchi hanno preso parte 200 aerei da combattimento israeliani, colpendo più di 100 obiettivi, che ci sono altri obiettivi da colpire e che l'operazione potrebbe essere lunga.
Riferisce Reuters che Israele è in stato di allerta, ha chiuso le sue ambasciate in tutto il mondo, invitando i cittadini a restare vigili ed evitare di esporre simboli ebraici o israeliani in pubblico.