Rating, un anno di sforbiciate

Spread in aumento e borse indifferenti se non positive. Questi i risultati immediati che, nell`ultimo anno, i tagli dei rating del debito italiano hanno provocato.

Una reazione dei mercati che si spiega con la consueta attitudine delle Borse ad `anticipare` le decisioni e le notizie oltre che di essere influenzate da molti altri fattori internazionali. Più diretta è invece la correlazione fra giudizio delle agenzie e spread, che misura il termometro della fiducia nel paese e nel sistema finanziario assegnando un costo del denaro che lo Stato e le banche devono pagare in più rispetto al riferimento tedesco.

Nella scheda, ripresa da Ansa, le reazioni di spread e della Borsa di Milano ai tagli dei rating nel primo giorno di mercati aperti:

Data taglio        Agenzia                   Spread               Piazza Affari

20 settembre    S&P (A)                  sale a 400           +1,4%
4 ottobre           Moody`s (A2)          stabile a 368        +3,9%
7 ottobre           Fitch (A+)               sale a 350           +3,6%
13 gennaio       S&P   (BBB+)         supera 500          +1,4%
27 gennaio       Fitch (A-)                 sale a 430          -1,21%
13 febbraio       Moody`s (A2)           calo a 368          +0,47%
13 luglio            Moody`s  (Baa2)     sale a 479          +0,96%

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