REAZIONE TECNICA, DOPO LA TEMPESTA.

REAZIONE TECNICA, DOPO LA TEMPESTA.

Milano, 29 novembre 2021. Di Fabrizio Brasili. Esperto di Scenari e Mercati Finanziari

Dopo essere pervenuto, nel dopo borsa di Venerdì,  fin anche poco sotto 25500 di future, il nostro mercato, come altri mercati ed assett, non ha dato segnali di inversione di tendenza, e non poteva essere altrimenti, ma solamente una mera reazione tecnica.
Le mani forti, si sono, per il momento accontentate degli utili degli short impostati ad inizio della scorsa settimana, ed hanno chiuso in gran parte dette posizioni, acquistando i titoli ed il future.
Nella prima seduta di questa settimana, si e' rimasti quindi in uno stretto range fra 25800/900 e 26200/300. Venendo dai 27800/900.
Con volumi non eccezionali, come nella seconda parte della scorsa settimana.
La giornata  di domani, quella che chiude il mese, non dovrebbe apportare grossi movimenti se non su titoli specifici ed in battuta ,come Telecom ed i bancari.
In dettaglio i titoli che venerdì avevano perso anche più del 5% hanno ripreso, nella prima seduta di questa settimana, circa l'1/1,50%, ma non hanno poi proseguito il recupero, dovuto appunto alle sole ricoperture.
Gli acquisti di sono poi fermati. 
Solo Intesa e rimasta stabile ed anzi in chiusura leggermente negativa sui 2,10 euro con I supporti significativi ancora lontani posti fra 1,96/98 e 2,02/04.
Stessa musica per il petrolio WTI e Brent sempre con uno spread di circa 3 dollari, dopo aver perso anche il 15% nella sola seduta di Venerdì, hanno recuperato entrambi un 5%.
Per domani, anche qui, dovrebbero restare rispettivamente fra i 70/73 e 73/76 , ma molto lontani dai massimi raggiunti in Novembre di 85 e 87.
Oro&Argento calmi  strettissimo range, con equilibrio poco sotto i 1800 dollari del primo ed i 23 dollari per il secondo.
Ci paiono in lunga congestione con i massimi degli ultimi 12 mesi ancora lontani e posti rispettivamente a poco meno di 2000 dollari e poco meno di 30.
Correlati spesso, ma non sempre, con il dollaro,  e come indicato anche recentemente ai nostri lettori abbonati, in interviste ed articoli precedenti ora rimane anch' esso schiacciato fra poco sotto  1,12 e poco sopra 1,13, ma con alte probabilità di andare prima fin anche sulla barriera psicologica e tecnica di 1,10/1,1050 e 1,13/1,1350.
Per il medio termine, inizialmente anche verso un range più esteso di  1,08/1,0850 , ma poi con una lunga ed importante fase di indebolimento fin anche area 1,2350 già testata nel 2020.
Quando sopratutto il pesante debito pubblico USA si farà sentire. 
Da ciò si desume, andando a ritroso di questa analisi, che il solito vero driver dei mercati e' e sara' sopratutto il Re dollaro. 
Siamo sempre ed ancora negativi sul nostro indice, che come appunto scritto, con il giro mese e per Dicembre e  Gennaio dovrebbe, come minimo, andare a testare livelli fra  i 24500/600 e 24800/900.
Il target price di medio lungo periodo , dovrebbe sempre attestarsi fra i 22500/600 e 22800/900.