Resistenza, nell`ultimo anno parola d`ordine per le aziende giapponesi

Le aziende giapponesi hanno mostrato una sorprendente resistenza nel 2011, rimettendosi in sesto  dopo il devastante terremoto di marzo e dopo le alluvioni in Tailandia, che hanno avuto ripercossioni sulla supply chain di molte aziende nipponiche che hanno impianti di produzione in quel Paese.

L’azionario giapponese è stato ripetutamente scosso dalle oscillazioni del sentiment degli investitori, influenzati dalla crisi del debito europea e dalle prospettive economiche globali, e in particolare dalla paura di una recessione negli Stati Uniti. Inoltre, molti commentatori hanno puntato l’attenzione sulla forza dello Yen e il suo impatto sulla competitività delle esportazioni.
Tuttavia, la domanda interna rimane solida e il credito bancario è cresciuto per la domanda generata dalla ricostruzione. Lo Yen forte è stato inoltre di supporto per le sempre più numerose aziende giapponesi che hanno cercato opportunità di crescita e diversificazione all’estero attraverso attività di M&A. Recentemente, la Bank of Japan ha portato avanti azioni mirate a indebolire lo Yen riseptto alle altre principali valute, ad esempio il dollaro americano.
 
a cura di Dean Cashman, gestore fondo M&G Japan
 
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