RIMBALZO TECNICO, SI, MA VOLUMI INESISTENTI

RIMBALZO TECNICO, SI, MA VOLUMI INESISTENTI

Milano, 4 giugno 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finananziari.

I mercati in generale hanno iniziato il solito recupero (1/2/3 sedute), dopo aver toccato o sfiorato i supporti successivi e con il solito sistema di concentrazione su alcuni titoli, non piu' o non solo finanziari, ma soprattutto energetici.
Notiamo per esempio, che il Dow Jones dopo aver toccato a metà settimana, anche leggermente sotto, i 32500/600, con il solito poderoso strappo, si è riportato poco sopra le resistenze, vecchi supporti, di 33500/600.
E così pure il piu' tradato e sostenuto SP500 ed alcuni mercati Asiatici, oltre che Europei.
Spicca quindi lo SP500, che dai 4150/60 e' pervenuto  fin poco sotto 4300 ed il solito Nikkei, già oggetto nel periodo Pandemico di nostri entusiastici giudizi, circa il miglior performer a lungo termine e che in effetti viaggia ormai sui massimi di 31500/600.
Per tutti questi indici e sopratutto per i mercati USA, possiamo solo prevedere per il breve termine, un rapido ritorno sui 32500/600 di Dow e 4150/60 di SP500.
L' autorizzazione a superare il gia'  enorme debito   pubblico USA , da  parte della Camera e Senato, non spinge, di certo, verso una sfrenata euforia....anzi !
In tendenza simile e per solita imitazione e trascinamento tecnico tutti gli  altri mercati, tranne il Nikkei, che per gradi, andra' a superare i massimi assoluti già evidenziati  

FTSE MIB
Discorso, come al solito, a parte, per il nostro mercato, con il FTSE MIB, che con un ancora piu' violento scatto, si è riportato dai 25800/900 intraday toccati nella seduta di meta' settimana e supporti ancora più bassi  ed importanti, a poco sotto i 27200/300, per poi chiudere l' ottava, leggermente sopra i poco tecnicamente e poco significativi 27000.
Ma qui, sul nostro mercato, ci sono ben due importanti spiegazioni.
La prima è quella che ci riconduce ad un parziale "riposo" dei finanziari soprattutto nell' ultima seduta della settimana a favore degli Energetici, favoriti dal solito forte rimbalzo del petrolio WTI, passato da poco sotto i 68 dollari a poco sopra 72 nella seconda parte della settimana.
Sopratutto ENI, titolo principe del nostro listino, per volumi ed importanza.
Performance fra il 2/3%,anche per Tenaris, Saipem, ed alcuni ciclici ed industriali come Stellantis e CNH.
Questi ultime abnormi performance amplificate a dismisura dalla   pochezza degli scambi dovuta alla festività del 2 Giugno.
Con   Banche chiuse e traders, quasi  esclusivamente piccoli investitori, per lo piu'
"tonnetti" alla caccia di facili ed illusori guadagni, che con il loro trading hanno facilmente influenzato il nostro listino, già di per sè orfano di scambi.
Lunedì dopo un' apertura che potrebbe ancora essere influenzata dagli ultimi soliti ritardatari, fin anche poco oltre 27200/300, tutto ritornera' come prima, fino a ritentare a perforare la zona di 25800/900, appena sfiorata in settimana.
La tendenza rimarra' sempre lentamente, oltre il breve,  ....minimi e massimi sempre piu' bassi.
Unicredit&Intesa
Due comportamenti molto differenti. E' evidente che Unicredit ha scostamenti piu' elevati sia al rialzo che al ribasso, e quindi alta volatilità, con tendenza piu' ad andare verso i 17/17,20 che verso i 19,50/20.
Questo ultimo livello raggiunto molto velocemente negli ultimi 12 mesi, con raddoppio della quotazione, senza contare il generoso dividendo, difficilmente sarà superato. Il titolo e sopratutto le relative opzioni, hanno uno spread molto elevato.
Quindi, per ora, astenersi ed incominciare, a piramide rovesciata, ad accumulare, per lo meno dal livello di 17/17,20 circa largo. 
Per Intesa, su cui le nostre analisi e raccomandazioni precedenti, sono state puntualmente confermate, (rileggere o leggere nostre precedenti) raggiungendo ed addirittura intraday superate, toccando prima gli 2,25/30 e poi in settimana anche i 2,10/2,15. Per poi rimbalzare, a differenza di Unicredit, anche poco sopra 2,25/2,30 Ora attendere per lo meno un' ulteriore fase di distribuzione verso, di nuovo 2,15/20 e poi 2,05/10 circa largo, per acquistare il titolo, ma coprirlo con vendita opzioni Call, molto liquide, strike 2,30/2,40 Scadenza Settembre Dicembre rispettivamente.
Pochi buoni titoli.
Pochi sono i titoli interessanti da acquistare, non certo ora, ma al raggiungimento, per lo meno, dei livelli segnalati anche su queste note.
Quindi ENI, Stellantis, Intesa, sempre ai livelli segnalati piu' volte.
E poi Moncler, Cucinelli, al ritorno del nostro listino principale ai 25800.900 e sempre la piu' sottovaluta di tutto il listino Telecom, nella versione rnc, in sedute, meglio, di forte lettera.
Lasceremo perdere le ormai sopravvalutate o  valutate correttamente   azioni  della Difesa come LeonardoFarmaceutiche.
Oltre che appunto le cosiddette difensive ENEL, Snam etc...
Per le small cap, con le dovute accortezze, EL.EN, Valsoia, Piquadro, De Longhi, Centrale Latte.
E pochi altri che segnaleremo al momento giusto ed al verificarsi delle occasioni. Sempre questo  purtroppo offre il nostro piccolo listino,  alle prese negli ultimi tempi, con un forte problema del de-listing!