MATTARELLA-PROROGATIO. SE PIACE AL MERCATO, POTREBBE NON PIACERE ALL' ITALIA.

MATTARELLA-PROROGATIO. SE PIACE AL MERCATO, POTREBBE NON PIACERE ALL' ITALIA.

Redazione, 20 gennaio 2022.

Nel 2009, dopo la cura imposta dalla Troika alla Grecia, i mercati finanziari festeggiarono per la conseguente salvezza delle banche che, altrimenti, rischiavano di essere devastate o indebolite dal default greco.

In questi giorni, gli stessi mercati finanziari applaudono all'ipotesi di una Mattarella-prorogatio.

Ma, se ai mercati piace è veramente piacevole?

Per citare un caso del passato, quello greco,  si può ricordare che la situazione esplose quando George Papandreou rivelò la verità sui dati di bilancio con il deficit al 12,7%, nascosto con alchimie contabili dal suo predecessore Karamanlis.

I mercati erano già pesantemente esposti al brutto tempo dalla crisi immobiliare a Dubai, dagli effetti ancora vivi della bolla dei mutui sub-prime, dalla fragilità dei bilanci di Italia, Irlanda, Spagna e Portogallo e dall'intento dell'UK di uscire dall'UE.

Papandreou scelse di applicare la cura suggerita dalla Troika devastando la vita del suo popolo, privandolo delle del suo decoro e della sua dignità.

L'UE si dimostrò non preparata ad affrontare emergenze di questo tipo e raffazzonò soluzioni che si sono rivelate sbagliate, ex post, al solito.

La promessa del rientro nei limiti del 3% del disavanzo del PIL in 4 anni si rivelò impossibile a fronte del 13% emerso così che Papandreou dovette operare nuovi tagli alla spesa pubblica massacrando, ancora, la sua gente e attingendo a sempre nuova liquidità dalle casse del FMI che non si concedeva certo "a gratis".

In questi mesi, perfino l'austera Angela Merkel ha ammesso che furono scelte sbagliate, pur gradite ai mercati, allora.

Oggi, per l'Italia, ai mercati piace l'ipotesi del mantenimento dello status-quo, con Draghi al suo posto e Mattarella forzato ad occupare una sede che non gli appartiene più.

Confermiamo la nostra visione per cui, questo, sarebbe un errore, per Mattarella, costretto a confutarsi e per l'Italia che ha bisogno di una sana "normalità".

Piace ai mercati, chiaro, amano le certezze e non amano le prospettive incerte come incerta sarebbe la posizione di un qualunque nuovo Presidente della nostra Repubblica a fronte, per esempio, di nuove proposte di legge che potrebbe non promulgare.

Ma, per noi cittadini italiani, sarebbe molto meglio arginare la creatività dei legislatori che possono anche spingersi (o essere spinti) oltre il confine tracciato dalla nostra Costituzione, innanzitutto.

Ciò che piace ai mercati può risultare sgradito a noi e quindi....