Si fa il punto sull`inflazione, in Italia e in Europa. E Adiconsum dice la sua

Ormai il 2012 è terminato ed è il momento di lanciarsi nell`analisi di quello che è stato, dati alla mano, l`anno passato sul fronte dell`incremento dei prezzi. Partiamo dall`Italia. Il tasso d`inflazione medio annuo per il 2012 è pari al 3,0%, in accelerazione rispetto al 2,8% del 2011. Lo comunica l`Istat in base alle stime preliminari. Si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008.

A dicembre il tasso d`inflazione annuo registra un nuovo, anche se lieve, rallentamento, fermandosi al 2,4%, dal 2,5% di novembre e così tornando al livello di febbraio 2011. Lo rileva l`Istat, nelle stime preliminari. Su base mensile, invece, i prezzi salgono dello 0,3%.

L`inflazione nell`eurozona a dicembre è rimasta stabile al 2,2%, lo stesso dato di novembre. E` la stima flash diffusa da Eurostat. A ottobre il tasso era al 2,5%, mentre a dicembre di un anno fa era al 2,7%.

Ma oggi sono stati comunicati anche interessanti dati che riguardano il continente europeo, in particolare, l`Eurozona. L`inflazione nell`eurozona a dicembre e` rimasta stabile al 2,2%, lo stesso dato di novembre. E` la stima flash diffusa da Eurostat. A ottobre il tasso era al 2,5%, mentre a dicembre di un anno fa era al 2,7%.

Intanto, sebbene i dati facciano pensare a un`inflazione `contenuta`, c`è chi in Italia non intende abbassare gli scudi. ``L`allerta inflazione per il nostro Paese non si e` ancora conclusa, nonostante il leggero rallentamento annuo registrato a dicembre, che perde efficacia se sommato ai dati medi di inflazione e carrello spesa 2012, all`aumento su base mensile dello 0,3% e soprattutto all`aumento del +12,1% rispetto al 2011 delle richieste di Cig all`Inps. Tutti segni negativi``. Lo dichiara in una nota Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum, secondo cui ``la ripresa economica con la conseguente ripresa del mercato del lavoro e della capacita` delle famiglie di recuperare un maggior potere d`acquisto sono le sfide che attendono il nuovo Governo``.

``Alle famiglie cosi` provate da perdita del posto di lavoro, cassa integrazione, carico fiscale e aumenti consistenti in tutti i settori dei servizi gia` a partire da questi primi giorni del nuovo anno - prosegue Giordano - il richiamo e` alla sobrieta` e alla cautela negli acquisti, partendo dalla conoscenza dei prezzi e dalla loro comparazione anche con l`ausilio dello shopping online. Ma ai risparmi delle famiglie - conclude il segretario - si devono unire anche il taglio delle tasse e degli sprechi della politica``.

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