Tassi da salasso, ci costeranno 16 miliardi di esborso

Sarà di 15,9 miliardi di euro in più nel triennio 2011 (ultimi due mesi) 2013, il maggior esborso del Tesoro per finanziare le scadenze dei titoli del debito pubblico. Sono i calcoli forniti da Adusbef e Federconsumatori, ripresi da Ansa, che hanno voluto «mettere un punto fermo sul florilegio di numeri e cifre sparate a casaccio, nei giorni di drammatica crisi sistemica e vile speculazione che colpisce anche l`Italia». Negli ultimi 2 mesi del 2011 (novembre-dicembre) - spiegano - vanno a scadenza circa 28 miliardi di Bot e quasi 45 nel 2012. Nel biennio 2012- 2013 devono essere rinnovati 240,7 miliardi di Btp; 40,1 miliardi di CCT; 55,1 miliardi di Ctz, per un totale di 408,773 miliardi nel triennio 2011 (ultimi due mesi) e 2013. Nell`ipotesi che il fabbisogno non cresca e quindi si rinnovi solo il monte titoli in scadenza e il tasso di remunerazione si mantenga al 6% sia per i Bot che per i Btp ed i Cct gli interessi da riconoscere saranno: per il 2011 paria a 1,669 miliardi; per il 2012 14,393 miliardi; per il 2013 8,463 miliardi. Il tutto per complessivi 24,525 miliardi di interessi che il Tesoro dovrà riconoscere ai detentori. Nel 2010, il rendimento medio dei titoli del debito pubblico è stato del 2,10 per cento. Nell`ipotesi che i rendimenti restino quelli del 2010 (prima quindi dell`aggravarsi della crisi dell`anno in corso) il Tesoro avrebbe dovuto riconoscere - per le scadenze 2011 (ultimi due mesi), 2012 e 2013 - interessi per 8,584 miliardi di euro. Il permanere dell`attuale situazione fino a tutto il 2013 comporterebbe un maggior esborso di circa 15,941 miliardi.  

Tassi da salasso, ci costeranno 16 miliardi di esborso