Tra la riforma fiscale e il sostegno all`industria...

Come si può fare risollevare la testa a un paese ormai avvinghiato alle ceneri della vanagloria del boom economico che fu? La risposta, fa un po` ridere, prova a fornirla il mondo sindacale nostrale, di certo non un esempio in termini di propensione all`avanguardia economica.

``Tra inflazione in aumento, consumi in diminuzione e domande di disoccupazione in crescita gli effetti della crisi finanziaria sull`economia reale sono molto chiari e da tempo, mentre nell`attuale dibattito elettorale non appaiono altrettanto evidenti le soluzioni che si intendono mettere in campo nel prossimo futuro``. Lo dichiara il segretario generale dell`Ugl, Giovanni Centrella, commentando le rilevazioni pubblicate oggi da Istat, Inps e Confcommercio.

Secondo il sindacalista ``per l`Ugl la strada da percorrere resta la stessa: per risollevare la parte sana del Paese, cioe` lavoratori, pensionati, famiglie, bisogna agire sul fisco attraverso una riforma che sappia redistribuire equamente le risorse e il peso di sacrifici ancora inevitabili. E` altrettanto necessario individuare sostegni concreti all`industria, per rimettere in moto produzione e occupazione, quindi sviluppo e crescita. Ma non si puo` fare finta di non vedere il grande ostacolo dei prossimi venti anni: il fiscal compact ovvero il patto di bilancio europeo``.

``E` di tutti questi temi che vorremmo sentir parlare i candidati alle prossime elezioni ed e` delle relative soluzioni che si dovrebbero informare chiaramente i cittadini. I contenitori politici - conclude - hanno poca importanza rispetto ad un`economia in recessione``.

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