Un rischio chiamato carta prepagata

L`Italia e` il quarto Paese al mondo per rischio frodi sulle carte di credito prepagate: il 9% delle persone contattate in un sondaggio ha riferito di aver subito almeno una truffa negli ultimi 5 anni. Lo rileva CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nei servizi di protezione delle carte di pagamento, che ha esaminato gli ultimi dati disponibili sul mercato delle carte di credito ricaricabili.

L`esame sui dati di mercato delle carte ricaricabili fatto da CPP, che in Italia ha circa 700 mila assicurati e 3 milioni di carte assicurate, evidenzia come il paese in assoluto piu` a rischio sia l`India, dove il 19% delle persone contattate ha dichiarato di aver subito una frode, a seguire ci sono Cina (16%) e Messico (10%). Solo il 7% dei brasiliani titolari di carte prepagate ha riferito di aver subito una frode, mentre una quota inferiore e` stata rilevata a Singapore (6%), negli Emirati Arabi Uniti (6%), negli USA (5%) e in Indonesia (4%). In Europa, subito dopo il nostro Paese, tra i paesi piu` a rischio ci sono Germania (3%), Svezia (3%), e Francia (3%), Olanda (1%) e Regno Unito (1%).

A fine 2011 erano 14,2 milioni.

Le carte di credito prepagate in Italia hanno registrato una crescita esponenziale: dal 2007 (5,8 milioni) a oggi il numero di questi strumenti e` triplicato, mentre nell`ultimo anno l`incremento e` stato del 14,8%.

Analogamente nel periodo 2006-2011 e` piu` che triplicato il valore delle transazioni, da 3,6 miliardi a 11,4 miliardi di euro. Nel futuro il mercato italiano delle carte prepagate e` previsto in crescita e il controvalore delle transazioni potrebbe sfiorare i 31 miliardi dollari gia` nel 2017.

A utilizzare le carte di credito prepagate sono prevalentemente i giovani studenti non bancarizzati, gli adulti in occasione dei viaggi all`estero o per gli acquisti on line e gli adolescenti come portafoglio elettronico. Non meno trascurabile e` la quota di lavoratori extracomunitari, con regolare permesso di soggiorno.

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